Copertina 7

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2018
Durata:25 min.
Etichetta:Hells Headbangers

Tracklist

  1. RUINS OF CEMETERY
  2. ROTTING SACRIFICE
  3. VICTIMS OF DOOM
  4. TORMENT OF OBSSESSOR
  5. OLD RITES
  6. SPREAD CRUELTY
  7. OBSCURE AND EVIL
  8. FROM THE GRAVES

Line up

  • Obssessor: all instruments
  • Witchfucker: all instruments

Voto medio utenti

Il Thrash Metal, tra le altre cose, ha rappresentato, nella seconda metà degli anni '80, una sorta di "ponte" tra l'heavy metal diciamo classico e quello che sarebbe diventata la musica estrema, poi declinatasi in tanti sottogeneri diversi.
Questa fondamentale evidenza fa parte del DNA dei cileni Invocation Spells i quali, forti degli insegnamenti di band seminali come i primi Destruction ed i Possessed, giungono al loro quarto lavoro in studio continuando ad offrirci, alla faccia di tutte le mode e le evoluzioni, del "sano" e dannatamente "in your face" Black Thrash Metal, riportandoci alla mente, ovviamente, un periodo storico in cui la distinzione tra generi estremi non era assolutamente così netta come lo è oggi.
Nonostante il loro essere fuori tempo, il duo cileno sa perfettamente interpretare il suo genere musicale, tanto è vero che il nuovo "Spread Cruelty in the Abyss", il cui titolo già dice tutto, risulta essere un album convincente nella sua intransigenza sonora e nella sua genuina immediatezza, un album che vive grazie ad un riffing di scuola thrash ispiratissimo (ascoltate, ad esempio, "Torment of Obsessor"), e si poggia su velocità indiavolate, ma anche su inaspettate boccate d'aria, e su una interpretazione vocale blasfema e fottutamente dilaniante che si sposa perfettamente, in un nero matrimonio, con le atmosfere morbose e malate di tutto il lavoro.
Insomma, gli Invocation Spells non solo non fanno prigionieri ma, in fase di songwriting, dimostrano di avere una mano particolarmente felice che li porta a comporre "melodie" semplici ma accattivanti e pezzi uno più devastante dell'altro in un'orgia sonora di violenza ed aggressione che, tuttavia, non è fine a se stessa ma pensata con la dovuta efficacia ed intelligenza.
Se siete stanchi dell'immondizia che oggi giorno circola nel metal, estremo e non, immondizia spesso spacciata per arte, "Spread Cruelty in the Abyss" è l'album che fa per voi perché qui dentro, oltre a buona musica, troverete una merce sempre più rara: passione.
Buon ascolto e buona distruzione.
Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

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