Copertina 8

Info

Anno di uscita:2018
Durata:48 min.
Etichetta:Eigenproduktion

Tracklist

  1. DAS SCHÖNE LEID
  2. MEINE LIEBE
  3. MEDIUM
  4. EISHAUCH
  5. HERZBLUT
  6. TAUSENDSCHÖN
  7. HELDENTUM
  8. MESSER GABEL SCHERE LICHT
  9. STRICK
  10. TAUSENDSCHÖN (AKUSTIK – FEAT. KERSTIN SANDER)

Line up

  • Christian Sander – Vocals
  • Tobias Winter – Lead Guitar
  • Martin Monath – Rhythm Guitar
  • Stefan Winter – Bass
  • Bernd Schricker – Drums
  • Rottenburg – Keyboards + Synthesizer

Voto medio utenti

Come giudicare una (ex) tribute band dei Rammstein che esordisce con un album di canzoni che i Rammstein stessi avrebbero tranquillamente potuto scrivere di loro pugno?

Le nuove bands in Germania certamente non hanno problemi ad emergere ( come ad esempio in Italia ), e se da noi spopolano le tribute di Ligabue e Vasco, almeno in Germania quando una delle innumerevoli cover e tribute band emerge lo fa alla grande scrivendo le proprie canzoni, autoproducendosi.

I Rottenburg, la band di Weiden che ha iniziato come una Rammstein Tribute Band, è dal 2004 che ci da dentro, concerto dopo concerto, facendosi pian piano conoscere e così, ad un certo punto, ha deciso di scrivere musica propria.

I Rottenburg hanno avuto il coraggio di fare questo passo e col debut ” EISCHAUCH”, ci sparano l’album che i Rammstein stanno posticipando ormai da anni e qui sento già i critici infuriarsi ma non importa se il sound rimanda ai padri putativi, conta lo spirito, la convinzione, le capacità e ai Rottenburg non manca nulla di questo … se vi piacciono i Rammstein vi piaceranno i Rottenburg

Punto

Per quanto riguarda l'album "EISCHAUCH", bisogna ammettere che, sebbene i parallelismi siano evidentissimi, non si può parlare oggettivamente di una copia dei "fratelli maggiori di Berlino" , i Rottenburg sono molto più vicino al Metal di tanti altri, quasi ogni canzone ha un assolo di chitarra, i riff sono secchi e spigolosi, la ritmica marziale e il vocione alla Lindermann poi fanno il resto, rendendo questo lavoro un must per chi ama un certo tipo di industrial-Metal.
Prendete la prima song, "Das Schone Leid" questo è esattamente come dovrebbero suonare le chitarre, creare un muro di suono fragoroso con un chorus contagioso, da arena, ma in tutte le nove canzoni ( dieci se includiamo una versione acustica di "Tausendshon") c'è il buon German Rock fatto di riff thrash come nella potente "Heldentum" (sulla devastante battaglia di Verdun della prima guerra mondiale), o nella veloce "Maine Liebe"
Dura e con vocals quasi growl è "Medium", le chitarre intrecciano solos semplici ma efficaci e pieni di melodia, la titletrack è una sorta di ballad ma con delle chitarre schiacciasassi, "Tausendshon" è presente sia in versione elettrica che acustica ( mille volte meglio quest'ultima), spesso ci sono linee di synth ed effetti sonori che rendono più ricco il suono.
Tra i pezzi migliori indico la thrashy "Herzblut" che alterna pesantezza con un refrain quasi operistico e con un interessante bridge di synth a spezzare il finale in crescendo tipicamente thrash, con un atmosfera quasi horror si presenta invece "Messer Gabei Schere Licht", mentre "Der Strick" inizia con una campionatura sulla quale irrompono secche le chitarre fino al chorus veloce.

E poi c'è la copertina dell'album, semplice ed evocativa
Dal 13.07. il lavoro è disponibile per il download su tutte le piattaforme online, se amate l'industral - Metal potente, rozzo e "in your face" , fatevelo vostro
Hail!

Recensione a cura di Marco ’Metalfreak’ Pezza

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 20 lug 2018 alle 13:40

Non male!!!!

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