Copertina 7

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2018
Durata:37 min.
Etichetta:Soulseller Records

Tracklist

  1. MORGENSTJERNE
  2. SONG TIL EIN ORM
  3. ILLHUG
  4. THE HORNED FOREST KING
  5. INST I TANKEN

Line up

  • Aindiachaí: guitars, bass
  • Brodd: drums
  • Hoest: vocals (guest)
  • V'Gandr: vocals (guest)
  • Eld: vocals (guest)
  • Ese: vocals (guest)
  • Ødemark: vocals (guest)

Voto medio utenti

Gli Ováte, qui al loro debut auto intitolato, sono il gruppo estremo messo su da Aindiachaí e Brodd, chitarra e batteria "live" per act quali Taake e Gorgoroth.
Facile immaginare, con queste premesse, che "Ováte" sia un album di Black Metal old style così come è altrettanto semplice capire che i nomi citati prima, in particolare quello del gruppo di Hoest (tra i celebri ospiti alle vocals), siano influenze molto importanti per il duo norvegese, influenze che, occorre metterlo in evidenza, vengono elaborate con perizia ed indubbia conoscenza della materia e mescolate con un approccio pagan / folk, ma anche black'n'roll, che rende la proposta variopinta e non certamente statica.
Gli Ováte, nel corso dei cinque brani che compongono il disco, mettono in scena un suono dal sapore "antico", dotato tuttavia di una registrazione cristallina e di suoni moderni, che è ben bilanciato tra efficaci mid tempos di matrice vagamente epicheggiante, a mio avviso i momenti migliori dell'album, ed accelerazioni brucianti con un occhio sempre rivolto alla melodia, a volte vichinga, molto belli e di impatto i cori, a volte più classicamente heavy metal, qui è la chitarra solista ad essere protagonista, il tutto per un risultato finale coinvolgente, ricco di nordiche dissonanze e riffing minimale ma molto efficace, un risultato, dunque, non avvezzo ai facili compromessi, leggi moderno mercimonio artistico, e senza dubbio di qualità al netto della, ovvia ma non rilevante, a mio modesto parere, mancanza di originalità sempre insita in lavori di questo "tipo".
Non credo che l'odierno mercato discografico abbia molto spazio per un gruppo come gli Ováte, e questo è un peccato, ma noi che siamo inguaribili nostalgici, ma anche persone attente alla buona musica, vi consigliamo di dare un ascolto ad un album che difficilmente potrà deludervi se avete amato il Black Metal dei primi anni '90 nelle cui gelide atmosfere una intera generazione di musicisti ha saputo creare un suono diventato, impossibile negarlo, immortale.
Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

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