Copertina 7,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2018
Durata:43 min.
Etichetta:Rise Records

Tracklist

  1. MARCH OF THE RESISTANCE
  2. SCHERZO FOR X-WINGS
  3. HYPERSPACE
  4. THE DROID INVASION AND THE APPEARANCE OF DARTH MAUL
  5. KYLO REN ARRIVES AT THE BATTLE
  6. LOVE PLEDGE AND THE ARENA
  7. REY'S THEME
  8. THE DEPARTURE OF BOBA FETT
  9. THE EMPEROR
  10. INTO THE TRAP
  11. THE BATTLE OF YAVIN (LAUNCH FROM THE FOURTH MOON)

Line up

  • Boba Sett: drums
  • Bass Commander: bass
  • Dark Vader: lead guitar
  • Kyle Ren: guitar
  • Red Guard: guitar

Voto medio utenti

A differenza dei miei amici, non sono mai stato un grande fan di "Star Wars". Non ho mai capito fino in fondo i problemi di Luke Skywalker, di Darth Fener e di Chewbecca - preferivo le saghe cartacee tolkieniane - ma di sicuro ho sempre ammirato il genio di John Williams, compositore capace - grazie alle sue musiche - di caratterizzare film diversissimi tra loro, da "Indiana Jones" a "Harry Potter".

I Galactic Empire, a vederli, sono cinque nerd talmente invasati di "Star Wars" da riproporre i temi celebri dei film di George Lucas in chiave metal. Si vestono come i più fedeli frequentatori dei Comicon, e ci credono talmente tanto da sembrare anche credibili. Ma quando si preme "PLAY" ed "Episode II" ha inizio...

Banalizzando si potrebbe dire che i Galactic Empire fanno della colonna sonora di John Williams quello che la Trans-Siberian Orchestra fa dei brani natalizi o della musica classica, dove tutto viene portato ad un altro livello, inimmaginabile, tanto coerente quanto godibile nel suo eccesso.

Ecco che allora ci ritroviamo nel mezzo della battaglia armati di spade laser tra prog e blast-beat ("March Of The Resistance", "Kylo Ren Arrives At The Battle"), fraseggi queeniani e sonorità oscure ("The Droid Invasion...", "Love Pledge And The Arena"), arrangiamenti vorticosi e omaggi nobili ("Hyperscape" farebbe impallidire Petrucci e soci, mentre "The Emperor" non sfigurerebbe in un album dei Dimmu Borgir).

I Galactic Empire a volte esagerano (è il caso della conclusiva e prolissa "The Battle Of Yavin"), e a volte sono addirittura insopportabili (penso a "The Departure Of Boba Fett" e alle sue influenze fusion). Meno male che sanno anche smorzare leggermente i toni ("Rey's Theme") dandoci il tempo di prendere fiato, perché la complessità di certi intrecci chitarristici può toccare vette impressionanti ("Scherzo For X-Wings").

Amo le provocazioni. E se non sono una provocazione i Galactic Empire...

Recensione a cura di Gabriele Marangoni

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