Copertina 6,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2018
Durata:57 min.
Etichetta:Rock Of Angels

Tracklist

  1. WILLIAM KIDD
  2. THE CHALICE
  3. DEATH AVENUE
  4. NIGHTRIDER
  5. HELLHOUND
  6. WHEELS OF STEEL
  7. THE END
  8. ATTILA
  9. STRAIGHT THROUGH THE HEART
  10. CREATURES OF THE NIGHT
  11. LONG LIVE ROCK 'N' ROLL (RAINBOW COVER)
  12. DEJA VU (IRON MAIDEN COVER)

Line up

  • Peter Ellis: vocals
  • Lewis Stephens: guitars
  • Dan Baune: guitars
  • Dan Bate: bass
  • Giovanni Durst: drums

Voto medio utenti

Si può essere seguaci fedeli della NWOBHM, cloni dei Maiden e dei Priest e risultare credibili?
Assolutamente sì, se ci si mette tanta passione, attitudine e mestiere ed è proprio questo il "segreto" che sta dietro al nuovo album "Hellbound" degli inglesi Monument, vero gioiellino di classic-metal.
Potrebbe tranquillamente essere l'album che i Maiden non hanno mai composto, quello che gli avrebbe riportati ai fasti di "Powerslave" o "Somewhere In Time" ( ascoltate il refrain di "Death Avenue" uguale a "Deja Vu", tra l'altro qui coverizzata come bonus tracks !)
Ci sono anche rimandi ai Judas con "Nightrider", ma è chiaro come il sole che sono i Maiden i padri putativi del combo ( la titletrack è una canzone maideniana al 100% con le caratteristiche twin guitars e i solos ), "William Kidd" potrebbe uscire dalle sessioni di Powerslave col suo mood epico, idem per"The Chalice" che rimanda agli ultimi Maiden più semplici e lineari, così come "Wheels Of Steel" dal giro di basso tipicamente "Harrisiano".
"The End" è una lunga suite che si apre e si chiude con un arpeggio e che si muove su ritmiche lente e cadenzate ad eccezione di un bridge centrale accellerato, mentre le ritmiche ritornano sulle tipiche cavalcate maideniane con la veloce "Attila", "Straight To The Heart" è invece un episodio piuttosto debole, il brano non è incisivo e si dimentica subito, diverso il discorso per "Creatures Of The Night" un mid tempo roccioso quasi hard rock, che gode di una melodia piacevole.
Quasi a voler spezzare l'atmosfera classic-metal, ecco giungere un pezzo che è classicissimo ma che sposta le coordinate su ritmiche tipicamente rock'n'roll ( parliamo di "Long Live RnR" dei Rainbow), in chiusura troviamo la già citata "Deja Vu" dei Maiden qui riproposta in maniera fedele all'originale.

In conclusione, se amate gli Iron e le vocals alla Dickinson, fatevi vostro questo nuovo lavoro dei Monument, altrimenti lasciate stare.


Recensione a cura di Marco ’Metalfreak’ Pezza

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