Copertina 8

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2018
Durata:42 min.
Etichetta:Osmose Productions

Tracklist

  1. SOLITUDE MMXIII
  2. COLD NUMBNESS
  3. HOLLOW
  4. BLACK INFINITY
  5. NYCTOPHILIA

Line up

  • A.:guitars, keyboards, vocals
  • C.:guitars, vocals
  • I.: drums, vocals
  • J.: guitars, vocals
  • N.: bass

Voto medio utenti

Nel suo capolavoro - ed a parere di chi vi scrive libro da eleggere patrimonio dell'umanità - "Il Signore degli Anelli" J.R.R. Tolkien esprime attraverso la bocca di Barbalbero (o Fangorn per i puristi) un concetto profondo che spesso viene ignorato:
“Ma tu devi capire, giovane Hobbit, che ci vuole molto tempo per dire qualcosa in vecchio entese, e noi non diciamo mai niente se non vale la pena di prendere molto tempo per dirla.”

Questa citazione ha continuato a rimbombarmi in testa durante e dopo i numerosi ascolti di "Solitude", terzo lavoro sulla lunga distanza per i finnici Totalselfhatred, licenziato da Osmose Productions e giunto a ben sette anni di distanza dal precedente "Apocalypse in Your Heart".
Il misterioso quintetto originario di Helsinki si è infatti preso molto tempo per regalarci questo disco che, all'interno offre un lotto di solamente 5 tracce della durata media di oltre 8 minuti ciascuna, a testimonianza di come appunto la band ritenga necessario utilizzare tutto il tempo che serve pur di mettere in musica le proprie idee.

E ciò che "Solitude" esprime - a partire dal meraviglioso artwork di Silere Omnia- è una lunga discesa negli abissi della disperazione umana.
Ogni suo elemento, dagli intrecci onirici e delicati tra tastiere e chitarre, dalle sfuriate black allo screaming disperato fornito da ben 4 dei componenti della band, concorre a creare un quadro a tinte nerissime in cui ogni speranza è bandita.

I Totalselfhatred ci prendono per mano iniziando dall'opener "Solitude MMXIII" con il suo intro da brividi e non danno tregua facendo vibrare fin nel profondo dell'anima dell'ascoltatore le corde della desolazione e dell'assenza di speranza. Non c'è luce che possa rischiarare un buio dell'anima così soggiogato dalle tenebre, l'unica via d'uscita è abbandonarsi ad esso sino ad abbracciarlo - e "Nyctophilia" ne è il supremo inno- ed a dissolversi in esso.
Nictofilia appunto, ovvero "amore per la notte e per le caratteristiche che a questa si accompagnano, ovvero oscurità e silenzio".

Un disco superbo, un lavoro che non può essere ascoltato come sottofondo mentre si prepara la cena o canticchiato mentre si fa la doccia, una perla nera che assorbe tutta la luce e se ne nutre restituendo disperazione ed oblio.
Non ho alcun dubbio che "Solitude" alla fine del 2018 sarà nella mia personale top ten, il suo carico emotivo è troppo imponente per poter essere semplicemente catalogato come buon disco.
Da ascoltare e interiorizzare, in silenzio e nel buio.

Totalselfhatred - "Solitude MMXIII"




Recensione a cura di Alessandro Zaina

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 20 mag 2018 alle 22:39

Evoca visioni spaventose al di fuori di cio' che puo' esser considerato 'normale'.Sensazioni di angoscia dominate dal rumore di spettri di streghe cadaveri di folletti e dannate fantasie disumane.5 tracce, non proprio facili da digerire, profondamente influenzate dalla sfrontatezza grezza del punk seventies dove li'(sulle terre del mar nordico)non c'era neanche forma di versus-chorus e dubbie linee tastieristiche ambient prog sviluppate in una sola sezione" clone "focalizzata su un trip nostalgico tipico dell'oscena prima ondata black/viking metal

Inserito il 06 mag 2018 alle 07:42

Bellissimo.

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