Stevie R. Pearce and the Hooligans - Stevie R. Pearce and the Hooligans - Reissue

Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2018
Durata:57 min.
Etichetta:Cargo Records

Tracklist

  1. BAD DAY
  2. GOIN’ DOWN
  3. NOBODY LOVES YOU
  4. YOU
  5. SAME OLD STORY
  6. SET MY SOUL ON FIRE
  7. CAN’T TURN YOUR BACK ON BLOOD
  8. ‘TIL SOMETHING BETTER COMES ALONG
  9. MAMA’S DOOR
  10. FOLSOM PRISON BLUES
  11. HOOLIGAN
  12. DOIN’ OKAY

Line up

  • Stevie R. Pearce: vocals, guitars
  • Dave Sanders: drums
  • Lewis Clarke: guitars
  • Richard Jones: bass

Voto medio utenti

Il curriculum di Stevie R. Pearce parla di collaborazioni con Donnie Vie, Kory Clarke e Jizzy Pearl e in questo “Stevie R. Pearce and the Hooligans”, uscito in forma autogestita nel 2017 e oggi lodevolmente ristampato dalla Cargo Records, non è difficile capire perché quegli artisti così celebri lo abbiano scelto e quanto il nostro condivida la loro visione globale del rock n’ roll.
Nel lavoro d’esordio di Stevie R. Pearce and the Hooligans troverete punk, glam, blues, metal e appena un pizzico di pop, in una mistura sonora che potrà sicuramente essere apprezzata dagli estimatori di Love/Hate, Warrior Soul ed Enuff Z’Nuff, e che piacerà anche a chi adora trascorrere il suo “tempo di qualità” in compagnia di gente come Honeycrack, Shotgun Messiah, L.A. Guns e Jetboy.
Insomma, un denso concentrato di musica rovente, randagia e lasciva, progettata e realizzata da una band davvero affiatata e competente, capace d’imprimere una forma di virulenta e scorticante energia alle sue composizioni, riuscendo a far passare in secondo piano una faccenda forse un po’ “sopravvalutata” chiamata originalità.
Le canzoni pulsano e trascinano, scandite da ritmiche impetuose, chitarre fluide e taglienti e da melodie che coinvolgono fin dal primo contatto e si stampano nella memoria con estrema facilità.
E’ proprio l’apertura di “Bad day”, con il suo riff dall’impatto istantaneo e il coro anthemico, a rappresentare il manifesto di tale approccio, ma anche le successive “Goin’ down”, sferzante e stradaiola, e la più cupa (e vagamente Alice Cooper-iana) “Nobody loves you“, colpiscono i sensi cagionando veementi scariche di adrenalina.
You” ammorbidisce i toni e aggiunge una spruzzata di soffice patina psichedelica al programma e “Same old story” sconfina con profitto nei solidi terreni dell’hard-blues, in collisione col clima spensierato di “Set my soul on fire”, dalle importanti velleità “radiofoniche”.
I contrasti continuano con le raffiche punk n’ roll di “Can’t turn your back on blood”, ”Folsom prison blues” (cover di Johnny Cash) e dell’avvincente “Hooligan”, alternate alle atmosfere melliflue di “‘Til something better comes along” e “Mama’s door”, mentre l’atto conclusivo “Doin’ okay” sigilla l’albo con un’altra evidente dimostrazione delle notevoli capacità espressive di Mr. Pearce, qui impegnato in un'appassionante e catartica digressione acustica tra folk e blues, nobilitata da una benevola influenza Zeppelin-esca.
Nel “mucchio selvaggio” dei propugnatori del genere Stevie R. Pearce and the Hooligans si segnalano per intensità, dinamismo e vocazione … un gran bel “recupero”, che merita ampia considerazione.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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