Copertina 7

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2018
Durata:44 min.
Etichetta: Massacre Records

Tracklist

  1. DEUS IMPOSTOR
  2. YERSINIA PESTIS
  3. HEXENFLUG UND TEUFELSPAKT
  4. APOKATASTASIS
  5. STILLSTAND
  6. CHANT OF HYBRIS
  7. SOMNUS PROFANUS
  8. ADORATION OF THE BLIGHT
  9. ABGESANG

Line up

  • Joachim Tischler: bass
  • Flo Musil: drums
  • Martin Frick: guitars
  • Fabian Rauter: guitars
  • Havres Heremita: vocals

Voto medio utenti

La patria di Johann Strauss può sfoggiare un notevole e variopinto parterre di compagini estreme dall’alto tasso qualitativo: Belphegor, Summoning, Abigor, Kæltetod, Anomalie, Harakiri for the Sky, i compianti Dornenreich, gli incompresi Korova i primi nomi che mi sovvengono.
Ebbene: da oggi, ogniqualvolta mi dovessi trovare a snocciolare l’elenco delle eccellenze austriache in tema di black/death metal, aggiungerò senz’altro al nobile novero il nome dei Theotoxin. E capirete anche voi come, per un avvocato di Mantova, le occasioni adatte ad imbastire simili discussioni si sprechino…

Ok, inutile illudersi: un simile spunto di dibattito non mi capiterà mai.
Vorrà dire che approfitterò di questa recensione e della Vostra preziosa attenzione per tessere le lodi di “Consilivm”, secondo full length del quintetto.

Raramente la succitata etichetta di black/death è stata così calzante, dal momento che il sound proposto dai Theotoxin si propone in effetti come un perfetto mélange -termine che, neanche a farlo apposta, indica altresì una specialità viennese a base di caffè con aggiunta di panna- delle due componenti.
Detta ambivalenza stilistica si riflette tanto nelle vocals di Havres Heremita (cui va riconosciuta una notevole padronanza sia del growling che dello screaming), quanto sotto il profilo squisitamente musicale. Anche a livello di tematiche, come avrete intuito dall’artwork di copertina, non ci scostiamo granché dalle consuete invettive di stampo eretico care ad entrambi i generi.

Volendo spendere dei riferimenti indicherei un ideale ponte tra i Dark Funeral anni 2000 ed i Behemoth epoca “Satanica” - “Thelema”. Gran belle fonti da cui attingere per quel che mi riguarda, sebbene nei solchi del dischetto in esame non si rinvengano i picchi di frenesia iconoclasta dei primi, né le vette di feroce sapienza compositiva dei secondi.
Ciò non toglie che “Consilivm” tocchi tutti i tasti giusti, proponendosi come un discreto compendio di musica del diavolo.

A loro agio sia nelle fasi più tirate (la doppietta di apertura in salsa blast beatDeus Impostor” - “Yersinia Pestis” parla chiaro), sia nei mid tempos (si pensi alle malevole “Chant of Hybris” e “Hexenflug und Teufelpakt”), senza rinunciare a qualche parca concessione melodica (la conclusiva strumentale “Abgesang”, alcuni passaggi di “Somnus Profanus”), i Theotoxin propongono una ricetta collaudata contraddistinta da pochi cali, pochi fronzoli e tanta sostanza.

Manca ad oggi -anche a causa di una produzione formalmente ottima ma carente in termini di dinamica- il colpo del ko, quel brano assassino che ti fa venir voglia di andarti a sbattezzare imbracciando una mazza ferrata.
Ciò concesso, credo proprio che le letali dissonanze di “Stillstand” o le ritmiche spezzacollo di “Adoration of the Blight” sapranno soddisfare i cultori delle sonorità più nere.

Forse non imprescindibili come Summoning e Abigor, magari non talentuosi come Harakiri for the Sky e Korova, ma un altro bell’esempio di fumante metallo dalla terra di Gustav Mahler senz’altro.
Promossi.
Recensione a cura di Marco Cafo Caforio

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