Copertina 7,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2018
Durata:44 min.
Etichetta:Century Media
Distribuzione:Dark Descent

Tracklist

  1. RIPPEROLOGY
  2. SEISMIC ABYSS
  3. CATASTROPHIC RETRIBUTION
  4. DEVOURING MORTALITY
  5. TORTURE LABYRINTH
  6. GROTESQUE CREATION
  7. PARASITIC HORRORS
  8. MORTAL DECIMATION
  9. LIFELESS MANIFESTATION
  10. REANIMATING PATHOGEN
  11. INTERNAL DETESTATION

Line up

  • Adrius Marquez: Bass
  • Adrian Obregon; Guitars
  • Chris Monroy: Guitars, Vocals
  • Johnny Valles: Drums

Voto medio utenti

Dopo due album editi da FDA Records, che gli sono valsi una fama sempre crescente nell'affollato sottobosco death metal mondiale, gli Skeletal Remains fanno oggi uscire il loro terzo lavoro in studio "Devouring Mortality", freschi freschi del contratto che li lega alla potente label Century Media. Ed ascoltando questo disco non possono non tornare alla mente i tanti capolavori death metal che furono rilasciati dall'etichetta negli anni '90, come Grave, Asphyx, Unleashed e via discorrendo: il death degli Skeletal Remains infatti affonda saldamente le proprie radici in formazioni come Pestilence, Obituary e Demolition Hammer, e pur non apportando nessun contributo sostanziale nell'evoluzione del genere riescono comunque a ritagliarsi la loro piccola nicchia con credibilità e passione.
Tutti i pezzi che compongono "Devouring Mortality" mettono in luce un lavoro di chitarra convincente, il cui punto forte è senza dubbio la sapiente alternanza tra parti veloci ad altre più rocciose e cadenzate che invitano ripetutamente all'headbanging, come esemplificato da "Seismic Abyss", "Parasitic Horrors" o "Reanimating Pathogen". Si avverte anche un certo piglio thrash nel rifferama, retaggio di Malevolent Creation e Demolition Hammer (menzionerei anche i Resurrection, ricordate "Embalmed Existence"?) e portatore di una sana varietà nel songwriting, sempre di buon livello e senza cedimenti particolari. Su tutto si staglia imperioso il cantato di Chris Monroy, fortemente debitore a Martin Van Drunen per quel che riguarda la timbrica, mentre il solismo dal gusto murphiniano (sì, insomma, QUEL James Murphy! non Eddie) del duo Obregon/Monroy, in cui è facile cogliere anche l'influenza di Allen West degli Obituary, rende assai piacevole anche l'ascolto delle parti soliste e rende giustizia alle indubbie capacità tecniche della band. Menzione d'onore anche per il nuovo membro Johnny Valles, che dietro le pelli da prova di grande potenza e dinamismo, sintomo che la sintonia con il resto del gruppo è ormai assodata.
A coronare tutto c'è persino la splendida cover ad opera di Dan Seagrave, come sempre ben riconoscibile. Insomma, "Devouring Mortality" è un ottimo disco che facilmente incontrerà il favore dei fan del death metal d'annata, poichè è fatto da chi queste sonorità le ama ed ama suonarle. Il resto, francamente, non ci interessa.

Recensione a cura di Michele ’Coroner’ Segata

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 19 apr 2018 alle 09:33

Una boccata d'aria rancida. Che meraviglia..

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