Gabriels - Over The Olympus (Concerto For Synthesizer And Orchestra In D Minor Op. 1)

Copertina 5

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2017
Durata:44 min.
Etichetta:Diamonds Prod.

Tracklist

  1. TEMPLE VALLEY (ANDANTE)
  2. BY THE GIANT’S EYES (MODERATO)
  3. TITANS VERSUS GIANTS (ANDANTE CON MOTO)
  4. THROUGH WHITE CLOUDS (MODERATO)
  5. THE MAGICAL CASTLE (ADAGIO)
  6. GODS (ALLEGRETTO CON FUOCO)
  7. IMMORTALS (EPICO)
  8. THUNDERBOLTS (MODERATO)
  9. OVER THE OLYMPUS (MAESTOSO)

Line up

  • Gabriels: keyboards
  • Yusaku Yamada: conductor
  • Ayaka Suzuki: violin
  • Airi Tanaka: violin
  • Daysuke Watanabe: violin
  • Emi Inoue: violin
  • Goro Hayashi: violin
  • Akemi Nakano: violin
  • Kyoko Otonashi: violin
  • Hitomi Miura: violin
  • Junko Nakagawa: violin
  • Osamu Okamoto: viola
  • Noriku Sakamoto: viola
  • Aimi Ishii: viola
  • Akane Maeda: cello
  • Chira Abe: cello
  • Emi Kimura: cello
  • Hanako Inoue: cello
  • Izumi Yamamoto: bass
  • Kaori Watanabe: bass
  • Iroshi Shiba: bass
  • Yusaku Godai: bass
  • Giovanni Puliafito: piano
  • Masakatsu Katsura: harp
  • Hyo Shimizu: percussions
  • Kaori Matsumoto: timpani

Voto medio utenti

Era il 2009 quando Gabriele Crisafulli (alias Gabriels) cominciava a lavorare a quello che sarebbe diventato "Over The Olympus", un concerto per sintetizzatore e orchestra sulla falsariga della "Concerto Suite" di Yngwie Malmsteen.

Ben nove anni dopo - grazie anche alla collaborazione del direttore d'orchestra nipponico Yusaku Yamada e di un manipolo di suoi allievi - vede la luce quello che, alle mie orecchie, è un progetto tanto ambizioso e unico quanto poco riuscito.

Come nel caso di "Fist Of Steel", il primo problema è legato alla produzione che non rende giustizia all'enorme lavoro di orchestrazione svolto dall'artista siciliano. Inoltre, nonostante guest del calibro di Mistheria (su "Thunderbolts") e di Styx Synthmonster (sulla titletrack), quel senso di "già sentito" che pervade l'intera opera pesa come un macigno. Penso a Vitalij Kuprij (Artension), ad André Andersen (Royal Hunt), al sopraccitato Mistheria e mi ripeto che tutto ciò che propone Gabriels - un metal neo-classico/barocco indiscutibilmente derivativo - è già stato fatto da altri prima di lui e molto meglio.

Brani come l'introduttiva "Temple Valley" (un po' "Switched-On Bach"), la maestosa "Titans Versus Giants" o l'essenziale "Gods" non sarebbero neanche malaccio, ma i lead dalle timbriche invadenti ("The Magical Castle", "Immortals"), se non addirittura acide ("Through White Clouds"), il più delle volte infastidiscono invece di ricreare quell'atmosfera epica di cui necessiterebbe il full-length.

Attendiamo il secondo capitolo della saga musicale dedicata a Ken Shiro confidando in una prova più convincente.

Recensione a cura di Gabriele Marangoni

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