Copertina 7

Info

Anno di uscita:2018
Durata:24 min.
Etichetta:Spider Rock Promotion

Tracklist

  1. THE BREATH OF A PSYCHOTIC MISFIT
  2. REDEMPTION OF FEAR
  3. MALERIE
  4. SOMETIMES I NEED TO DIE
  5. THE CONSTANT RHYME OF PERSEVERANCE
  6. A COMPENSATION OF SOULS

Line up

  • Giampaolo Polidoro: vocals, guitars
  • Alessandro Toselli: guitars
  • Andrea Paglierini: bass, acoustic guitar
  • Andrea Giovanetti: percussion, drums

Voto medio utenti

I Malet Grace, a pochi mesi di distanza dal loro album d'esordio, si ripropongono con un nuovo EP, che riprende le stesse atmosfere e soluzioni che avevamo incrociato su "Malsanity".
Ancora un piacevole blend di aromi che spaziano tra il Thrash, il Progressive e ... molto altro, a conferma quanto fatto in precedenza ma allo stesso tempo evidenziando una crescita della stessa band, per quanto si debba registrare come proprio dopo la realizzazione di "Humanocide" i Malet Grace abbiano subito un forte scossone a livello di formazione, con la separazione dal bassista Andrea Paglierini e dal drummer Andrea Giovanetti, che lasciano il timone della band ai due membri storici Giampaolo Polidoro e Alessandro Toselli.

Questo nulla toglie al valore di "Humanocide", al quale posso solo rivolgere un appunto: quello di aver ecceduto con i brani lenti, ben due: "Sometimes I Need to Die" e "A Compensation of Souls", con quest'ultimo che vince di misura pur essendo poco più di un'outro acustica, in quanto "Sometimes I Need to Die" è una ballad alquanto scontata e soprattutto porta la voce di Giampaolo Polidoro su terreni in cui risulta meno solido. Probabile che sia una scelta dovuta alle esigenze del concept lirico che i Malet Grace hanno intrapreso già nel loro esordio: l'uomo di fronte alla lotta tra il bene e il male, ma rischia di smorzare l'impatto che avevano suscitato i primi pezzi. Molto meglio, infatti, la scintillante e veemente "Redemption of Fear" (che segue la breve introduzione orchestrale dal titolo "The Breath of a Psychotic Misfit") e la più teatrale e drammatica "Malerie", brani dove è davvero evidente il grande lavoro svolto in fase compositiva e negli arrangiamenti, aspetti che non mancano all'appello nemmeno di fronte all'irruenza di "The Constant Rhyme of Perseverance", con i suoi chiaro scuri che lo elevano al ruolo dell'episodio più rappresentativo del lotto.

Il presente e il passato, sono quindi stati promossi a pieni voti, ora dobbiamo solo vedere come i Malet Grace supereranno questa delicata fase delle loro carriera.



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Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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