Copertina 7,5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2018
Durata:54 min.
Etichetta:Nuclear Blast

Tracklist

  1. THE UNVEILING
  2. INTERDIMENSIONAL SUMMIT
  3. ÆTHERIC
  4. COUNCIL OF WOLVES AND SNAKES
  5. THE EMPYREAN PHOENIX
  6. LIGHTBRINGER
  7. I AM SOVEREIGN
  8. ARCHAIC CORRESPONDENCE
  9. ALPHA AEON OMEGA
  10. RITE OF PASSAGE

Line up

  • Shagrath: vocals
  • Silenoz: rhythm guitar
  • Galder: lead guitar

Voto medio utenti

Quando Shagrath mi ha confessato di essere un fan dei Devil Doll ho capito molte cose. O meglio, credo di aver capito molte cose. Nella mia mente tutto è iniziato con una domanda: ha senso associare ancora il monicker Dimmu Borgir al black metal sinfonico? A prescindere dalla risposta, è davvero così importante? I Devil Doll se ne strafregavano delle etichette, e forse anche per questo sono rimasti una band di culto nonostante una discografia non di certo corposa.

Parlare di "Eonian" è un po' parlare di questa attitudine "ma che ce frega" a cavallo tra business (come non citarlo), musica (spesso ben congeniata), immagine (tanta immagine), spacconaggine (quanto basta), paraculaggine (avoja), e chi più ne ha più ne metta.

I Dimmu Borgir del 2018 rischiano poco (tant'è che Jens Bogren alla regia fa notizia fino a un certo punto), e quando lo fanno pestano cose indicibili (di "Interdimensional Summit" si è già detto di tutto e non aggiungerò altro, segnalo solo che non avrebbe sfigurato in un album degli Epica o dei Nightwish).

Buona parte del full-length rimanda al periodo più "redditizio" della band, quello compreso tra "Enthrone Darkness Triumphant" e "Death Cult Armageddon": "The Unveiling" e "Archaic Correspondence" non possono non ricordare le atmosfere di "Puritanical..." con i loro accenni elettronici e le voci pulite del compianto ICS Vortex rimpiazzate dal coro (spesso fin troppo invadente), "Aehteric" e "Lightbringer" rievocano il sound del capolavoro datato 1997, così come "Alpha Aeon Omega", che ha più di un punto in comune con la ben più celebre "Raabjørn Speiler Draugheimens Skodde".

Gli episodi davvero degni di nota sono l'anticipata "Council Of Wolves And Snakes" (groovy e sperimentale considerando gli standard della band), l'elaborata e quasi progressiva "I Am Sovereign" (scorrevole nonostante i vari cambi di registro) e la conclusiva e strumentale "Rite Of Passage", cinematografica in tutta la sua epicità.

Sette anni dopo il criticatissimo "Abrahadabra" ci si poteva aspettare qualcosa di diverso? Secondo me no, e penso di potermi accontentare oggi come allora.

Recensione a cura di Gabriele Marangoni
Imbarazzante!

Ma come si fà a dare 7,5 ad un disco del genere?

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 22 giu 2018 alle 12:18

imbarazzante....7,5???

Inserito il 12 mag 2018 alle 03:13

non ho il coraggio di sentire l'album. "interdimensional summit" e "council of wolves and snake" mi sono bastate e per me sono da 4. penso che mi concentrerò su altro.

Inserito il 04 mag 2018 alle 13:37

Imbarazzanti !!!

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