Copertina 6

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2018
Durata:43 min.
Etichetta:Napalm Records

Tracklist

  1. THE DEEP & THE DARK
  2. RETURN TO LEMURIA
  3. RITUAL NIGHT
  4. THE SILENT MUTINY
  5. BOOK OF NATURE
  6. THE LAST HOME
  7. THE GRAND ILLUSION
  8. DEAD RECKONING
  9. WORDS OF WAR
  10. PRAYER TO THE LOST

Line up

  • Clémentine Delauney: vocals
  • Siegfried Samer: vocals
  • Christian Douscha: guitars
  • Herbert Glos: bass
  • Thomas Caser: drums

Voto medio utenti

E così -il tempo passa davvero inesorabile- anche gli austriaci Visions of Atlantis tagliano il traguardo dei 18 anni di attività, rilasciando tramite Napalm Records "The Deep & the Dark", sesto full length della loro carriera.
A due anni dall'EP "Old Routes - New Waters" che segnò il debutto con la band della soprano Clèmentine Delauney, vediamo cosa ci hanno preparato Thomas Caser e soci.

Ora, chi non li conosce ed è andato curioso ad ascoltare il brano nel player a fondo pagina, scommetto si sta chiedendo: "Ma....sarà l'ennesimo gruppo di power sinfonico con una soprano alla voce femminile a recitare la parte del leone?"
Non voglio imbrogliarvi nè rovinarvi la sorpresa però la risposta non può essere che affermativa.
I Visions of Atlantis anche in questo "The Deep & the Dark" (ri)propongono la formula che ha fatto le fortune di band quali i precursori Nightwish e poi via via Within Temptation, Xandria, Edenbridge ovvero un sound tipicamente power melodico arricchito dai duetti tra la voce maschile di Siegfrid Samer ed appunto la Delauney.

E proprio in questa formula collaudata risiede la forza e nel contempo la debolezza di un album del genere: se da un lato abbiamo un set di canzoni confezionato ed eseguito in modo impeccabile, dall'altro il rischio della ripetitività (che spesso sconfina nell'anonimato) è grande.
Sin dalla titletrack infatti, passando per le varie "Return to Lemuria", "Ritual Night" o "The Grand Illusion" è difficile identificare un brano che si elevi al di sopra della media e si stampi immediatamente in testa.
L'ascolto prosegue quasi in automatico e si arriva al termine del disco, la ballad "Prayer to the lost", senza quasi accorgersene.

Oltretutto per enfatizzare le (belle) voci dei due singers, spesso il resto della band è in secondo piano e bisogna attendere i soli o le parti strumentali per apprezzare un combo che comunque musicalmente sa il fatto suo e regala ottimi spunti come in "Words of war" o in "The Silent Mutiny". A mio giudizio infine, in una proposta di questo tipo, il presentare due ballads su dieci brani complessivi è forse un eccesso: in fondo parliamo comunque di power metal e quindi ci si aspetta anche una robusta dose di adrenalina durante l'ascolto!

"The Deep & the Dark" è senz'altro un discreto disco ma, aldilà dei die-hard fans di queste sonorità, dubito riesca ad emergere ed a spiccare tra moltissime proposte più o meno simili.
Consigliato ai dipendenti dal power sinfonico.

Visions of Atlantis - "Return to Lemuria"



Recensione a cura di Alessandro Zaina

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