Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2018
Durata:41 min.
Etichetta:Napalm Records

Tracklist

  1. AHOY!
  2. QUEST FOR HERITAGE
  3. FOREST PARTY
  4. THE HAITIAN SLAM
  5. HUFFMAN, THE PIRATE KING
  6. KILL THE TROLLS
  7. NETFLIX AND YARR
  8. PIRATESHIP
  9. THE TRIUMPH OF PIRACY

Line up

  • Captain Yarrface: vocals
  • Bootsman Walktheplank: guitars
  • Cabinboy Treasurequest: bass
  • Swashbuckling Pete: drums

Voto medio utenti

Immagine

Questa è la prima rappresentazione visiva che la mia mente ha associato alla musica contenuta in “The Triumph of Piracy”, e non solo poiché le scimmie costituiscono da sempre elemento immancabile dell’immaginario piratesco (soprattutto se abbinate a una chiave inglese… i nerd più attempati l’avranno colta). No, l’associazione nasce soprattutto dal fatto che la foto in oggetto ritrae due bestiole clonate.
Ebbene, la recensione potrebbe concludersi così: la bestiola clonata dai Rumahoy sono gli Alestorm.
E tant’è…

…tuttavia, dal momento che ci tengo a conservare la nomea di recensore verboso, m’intratterrò con voi ancora un po’.

Tanto vale ribadire il concetto: i Rumahoy si rendono artefici di un plagio sfacciato oltre ogni dire. L’immaginario, i testi, le melodie, i cori da taverna, gli arrangiamenti di tastiera, le linee vocali… tutto rimanda alla compagine scozzese in modo talmente spudorato da sfociare nell’incolpevole candore. In fondo sempre meglio dei tanti pseudo-artisti metal che copiano in modo inequivoco altre band, salvo negarlo con sdegno quando glielo fai notare nelle interviste.
The Triumph of Piracy” copia e incolla alla luce del sole, e per questo non merita rimproveri di sorta.

Devono pensarla così anche gli stessi Alestorm, visto che –non ci crederete- si stanno portando i Rumahoy in tour in veste di special guest (!).
Praticamente un’orgia piratesca che nemmeno la proiezione ininterrotta della saga dei “Pirati dei Caraibi” all’interno dell’attrazione “I Corsari” a Gardaland… con ogni probabilità gli spettatori, una volta terminato il concerto, nel parcheggio cercheranno il vascello anziché la macchina.

Sciocchezze a parte, credo sia a questo punto opportuno tentare d’individuare anche qualche difformità tra le due compagini. Ad esempio:
- i Rumahoy provengono dal North Carolina e non dalla Scozia;
- rispetto agli Alestorm si percepiscono meno influenze power metal e più rimandi al folk caciarone di Finntroll e Korpiklaani;
- le vocals di Captain Yarrface (ehm…) denotano una timbrica maggiormente gutturale e monocorde rispetto a quelle di Bowes, che vince piuttosto nettamente il confronto canoro (anche grazie all’impagabile R arrotolata);
- ciò che più conta, gli Alestorm il pirate metal lo hanno inventato e codificato, e non sono ancora pronti per ammainare la bandiera.

Direi che proprio nel dato qualitativo emerge il maggior divario tra le due formazioni: il quartetto americano dimostra sin dall’esordio di aver imparato bene la lezione, sa suonare, divertire e comporre belle canzoni (penso soprattutto alla sfrenata “The Haitian Slam” ed alle melodie etiliche di “Forest Party” e “Huffman the Pirate King”), ma ad oggi manca ancora di “spessore”.
Per intenderci: laddove i Nostri bucanieri si avventurano in composizioni dal piglio più ambizioso, qualche scricchiolio lo si ode. Provate a paragonare la cadenzata “Netflix and Yarr” o la lunga title track con brani come “Magnetic North” o “Treasure Island” -giusto per citare le prime due che mi vengono in mente- e vi renderete conto che i Rumahoy devono berne ancora di grog per poter ambire al ruolo di nuovi dominatori dei sette mari.

Ad ogni buon conto “The Triumph of Piracy”, per quanto leggerino e furiosamente derivativo, rimane un ascolto piacevole e più che consigliato a chiunque apprezzi il genere e non denunci remore morali nei confronti della clonazione.
Corpo di mille balene!
Recensione a cura di Marco Cafo Caforio

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.