Copertina 7

Info

Anno di uscita:2017
Durata:non disponibile
Etichetta:Frontiers
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. RETRIBUTION
  2. INSIDE/OUTSIDE
  3. RAGE OF THE YEAR
  4. REIGN AGAIN
  5. FEELS LIKE FOREVER
  6. LAST TIME
  7. BULLET FOR MY BABY
  8. SONG FOR JOEY
  9. BREAKOUT
  10. DEDICATE TO YOU
  11. AUTUMN

Line up

  • Jeff Scott Soto: vocals, keyboards
  • Howie Simon: guitar, bass
  • Edu Cominato: drums

Voto medio utenti

Rieccolo, l'uomo universale.

Uno dei pochi capaci di cantare qualsiasi cosa con estrema naturalezza, non escludo a priori che potrebbe dire la sua anche nel growl con un disco death metal, se non fosse per il timore di alterare o rovinare quella splendida voce che da più di trenta anni da' da mangiare a lui e regala a noi dischi meravigliosi.

Eh sì, perchè Jeff Scott Soto di dischi BRUTTI ne ha fatti?
Il sottoscritto, che però ammette candidamente di non aver ascoltato tutti i 3412 cd che il cantante newyorkese ha magistralmente interpretato, non riesce a ricordare un album semplicemente BRUTTO; magari qualcuno meglio, qualcuno peggio, ma come minimo si tratta di risultati non entusiasmanti ma decenti. Se poi andiamo a considerare quanto fatto con Malmsteen, o con Talisman, o Rudi Pell beh allora scendiamo nel campo dei capolavori o dei dischi che proprio hanno segnato la storia dell'heavy metal tutto.

Facciamo un nome? Ma sì dai: "Marching Out" e tutti a casa.

Torniamo al presente con questo "Retribution", uscito ad inizio novembre 2017 sempre per l'immarcescibile Frontiers Music, dopo ben cinque anni dal precedente "Damage Control”, un disco che allora non convinse appieno il nostro Marco Aimasso... o meglio, un buon disco in ogni caso ma con quel pizzico di rammarico del "si poteva fare di più", quasi obbligatorio quando si scende a patti con una voce così intensa, potente e riconoscibile come quella di Soto.

Questo "Retribution" è un disco molto classico per gli amanti di Soto, diverso dalle ultime cose che ha cantato con i Sons of Apollo o con l'esperienza W.E.T. o la stessa band SOTO che ha messo su un paio di anni fa (che casino Jeff, starti dietro con le schede band è un lavorone...), molto Talisman se vogliamo, brani energici di fattura 100% hard rock losangeleno si mischiano ad episodi più funky (i meno attraenti per quanto mi riguarda) tipo "Bullet For My Baby" o a ballad strappalacrime e qualcos'altro, come "Song For Joey", piacevole ma non esaltante.

Quello che funziona davvero sono le chitarre del buon Howie Simon, che a volte si lancia quasi in assoli di Yngwiana memoria, sempre rocciose e a disegnare riff su cui si scatena la voce di Jeff, tanto che "Breakout" in qualche passaggio mi ha ricordato la vecchissima "Spotlight" dei Takara, altra band tra le 75 mila a cui Jeff ha prestato la voce, senza dubbio uno degli hilights del disco insieme alla omonima opener

Brani BRUTTI, stesso discorso in apertura fatto per i dischi, non ce ne sono, sono tutti perlomeno decenti (tipo "Dedicate to You", sembra tirata fuori da una penna stanca di Stan Bush) fino a giungere ai migliori, tra cui eleggiamo la classicissima "Inside Outside", estratta in ogni caso dall'ottimo poker iniziale composto da "Rage Of The Year" e "Reign Again".

Non un disco che sbanca ma la solita certezza da parte di un grandissimo veterano della scena del rock, senza dubbio una delle più grandi voci.

Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

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