Copertina 7

Info

Anno di uscita:2005
Durata:67 min.
Etichetta:MTM
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. DOWN 2 BIZNIZ
  2. SKIN ON SKIN
  3. FIRE WITH FIRE
  4. TOO DAZE GONE
  5. MUSCLE IN MOTION
  6. SHOW A LITTLE LACE
  7. BLUE MOVIES
  8. TERRI
  9. BREAK THE WALLS
  10. ROLL AWAY THE STONE
  11. CAN YOU STAND THE HEAT
  12. TERRI
  13. GOODBYE TO ROMANCE
  14. OPEN ARMS
  15. LOVE ON THE LINE
  16. LOADED GUN

Line up

  • Mats Leven: vocals
  • Magnus Axx: guitar
  • Morgan Le Fay: guitar
  • B.C. Strike: bass
  • Johnny D'Fox: drums

Voto medio utenti

La MTM sta diventando una vera e propria "autorità" nell'attività di ripescaggio di bands e dischi più o meno dimenticati, e ad usufruire dell'attenta e competente attività di "riesumazione" da parte della label teutonica sono questa volta i rockers svedesi Swedish Erotica, rispolverando il materiale che sarebbe dovuto andare a costituire il seguito del loro debutto auto-intitolato, licenziato su etichetta Virgin nel 1989.

In realtà il gruppo, un successore di quel disco riuscì a pubblicarlo, nel 1995 e sotto l'egida della Empire, ma la formazione di "Blind man's justice", questo il suo titolo, era ormai cambiata nei suoi effettivi fondamentali (soprattutto il cantante) e nonostante la sua buona qualità e qualche timido tentativo d'aggiornamento, esso passò quasi del tutto inosservato in un mercato discografico che era completamente "rapito" da altri suoni.

"Too daze gone ..." recupera dunque le tracce "dell'autentico" secondo lavoro del combo nella sua line-up originale, alle quali vengono aggiunti i brani in versione dimostrativa che convinsero la suddetta major a dare alle stampe il loro esordio.

Vero e proprio propellente ad elevato numero d'ottani di questi Swedish Erotica era la voce massiccia e poderosa, ma capace anche di pregevoli modulazioni melodiche di Mats Leven (in seguito visto con Treat, Abstract Algebra, Malmsteen, Talisman, At Vance e Southpaw), autore, tra questi solchi, di una prova pressoché incontenibile.

Possiamo quindi nuovamente godere dell'hard rock viscerale e granitico, che s'infetta di sleaze/street metal e si pacifica con le melodie tipiche della scuola nordica che i nostri sapevano sprigionare dai loro strumenti e l'apertura di "Down 2 bizniz" esplode nelle casse con tutta la sua carica sanguigna e viziosa, con pulsazioni di Motley Crue, Skid Row, L.A. Guns e Rough Cutt, doppiata dal cadenzato hard-bluesy "Skin on skin" incendiato dalle chitarre di Magnus Axx e Morgan Le Fay e marchiato da un coro ultra catchy.

Con "Fire with fire" gli Swedish Erotica si ricordano d'essere scandinavi e il brano si colora di trame AOR e delle costruzioni armoniche care a Fate o agli stessi Treat, con l'ugola di Leven che si sottomette alle atmosfere passionali conservando la consueta abilità.

Si prosegue con la contagiosa "Too dazed gone", la cadenzata e anthemica "Muscle in motion" (sarà eseguita anche dai Treat in una versione leggermente edulcorata), la rovente "Show a little lace" (inclusa anche in "Blind man's justice") e l'ardore di "Blue movies", a formare uno stuzzicante quartetto un'altra volta intorbidato di blues, dove Bon Jovi, Aerosmith, Cinderella, Crue e un pizzico di Van Halen (nella title-track) vengono manipolati con buona personalità.

Con "Terri" e il suo riff vibrante, si torna dalle parti del rock radiofonico, sempre mantenendo un approccio "muscolare" alla materia (mi ha ricordato un po' i Bad English!), mentre "Break the walls" dà inizio alle demo tracks (nelle quali, tra l'altro, non è chiarissimo chi ricopra il ruolo di vocalist) e si dimostra correlata alle successive "Open arms", "Love on the line" e "Loaded gun", in cui si appropinquano maggiormente i crismi caratteristici del class metal, con traiettorie a volte vagamente affini ai sovrani del genere Dokken e solismi molto "swedish".

Da menzionare ancora "Roll away the stone", vigorosa cover dei Mott The Hoople, che paga il dovuto tributo ai maestri del glam rock e "Can you stand the heat", che attrae per le sue atmosfere "adulte" tipicamente eighties e un gradevole ritornello ad ampio respiro.

Un disco piuttosto godibile nonostante la prevedibile mancanza di "novità" in fase di composizione, che sa emozionare e trascinare con delle armi piuttosto "stagionate", dalle peculiarità parecchio conosciute, ma non per questo meno temibili e letali.

Un'azione di recupero alquanto riuscita, per un disco e un gruppo che meritano di essere riscoperti.

In questi periodi di rivalutazione di certe sonorità, chissà che l'attenzione del pubblico possa essere catturata anche da questi lodevoli Swedish Erotica ... in ogni caso, un plauso alla MTM ed un invito a proseguire su questa strada, appaiono davvero come un atto dovuto.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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