Sono sufficienti poche note di “Sail away” per essere di nuovo là, nel cuore della platea del Live Club di Trezzo Sull’Adda, a invidiare lo smagliante stato di forma di Danny Vaughn e a sorprendersi del fatto che la musica dei Tyketto, ancora fresca e appassionante come il giorno della sua prima apparizione sul globo terracqueo, nonostante gli elogi diffusi, non abbia poi ottenuto il successo che avrebbe ampiamente meritato.
Ritornati repentinamente al presente, inutile ribadire che chi ha mancato di partecipare alla quarta edizione del Frontiers Rock Festival ha sicuramente perso qualcosa d’importante, tra cui proprio la prova scintillante di questi spumeggianti rockers del New Jersey, ma a beneficio di tali scriteriati “mamma” Frontiers mette oggi a disposizione “Live from Milan” (nelle versioni CD/DVD e Blu-Ray), splendido “surrogato” di un’esibizione memorabile, in cui la band sciorina per intero il suo indimenticato debutto “Don't come easy” (con il vezzo di rovesciarne la tracklist), aggiungendo poi al sublime programma anche la favolosa “Rescue me” (dal secondo album “Strength in numbers”) e le ottime title-tracks dei suoi ultimi due lavori in studio (“Dig in deep” e “Reach”).
I brividi scorrono copiosi grazie alla vibrante forza espressiva di composizioni inattaccabili e all’ugola preziosa e alle consumate abilità di sobrio entertainer possedute da Mr. Vaughn, supportato da un manipolo di ottimi musicisti (il fedele partner in crime Michael Arbeeny, il folletto Chris Green, Chris Childs dei Thunder e l’ex-Ten Ged Rylands) e sostenuto dall’affetto e dalla partecipazione di un pubblico che evidentemente sa ancora distinguere il talento e la passionalità autentica dagli istrionismi un po’ fini a loro stessi (ogni riferimento agli Steelheart, headliner di quel 29 aprile è puramente … voluto).
“Live from Milan” è uno splendido modo per “ricordare” … una bella serata e, soprattutto, le impressionanti qualità di un gruppo per troppo tempo “criminalmente” sottovalutato.