Copertina 8

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2002
Durata:42 min.
Etichetta:Massacre
Distribuzione:Self

Tracklist

  1. RACE AGAINST TIME
  2. IN HELL
  3. HOLY WOOD
  4. STILL GOING STRONG
  5. DON'T ASK ME
  6. WAITING
  7. WHITE RHINO
  8. WHAT I'M ABOUT
  9. SATIVA
  10. DEFIANT

Line up

  • Lips: vocals, guitars
  • Robb Reiner: drums
  • Glenn Five: bass
  • Ivan Hurd: guitars

Voto medio utenti

Non mi dilungherò in inutili giri di parole: "Still Going Strong" è semplicemente il miglior album che gli Anvil avrebbero potuto realizzare nel 2002. Sono in troppi a non conoscere la band canadese o a sottovalutarne il peso storico, quindi è obbligatoria una breve introduzione; nati nel 1978, gli Anvil di Steve "Lips" Kudlow seppero imporsi all'attenzione del mondo per un heavy/speed proto-thrash che gettò le fondamenta per nascita della scena thrash statunitense negli anni '82/'83. Da quell'esordio, nel 1981, con il leggendario "Hard 'n Heavy", gli Anvil hanno sfornato ben undici album che appesantirono il sound con il passare degli anni, ma che non si sono spostati di una virgola dalle intenzioni originarie. Snobbati dal grande pubblico, giudicati banali dai saccenti giornalisti dell'ultima ora che popolano il nostro Paese, gli Anvil non ebbero mai riconosciuto il loro ruolo fondamentale e basilare nella scena metal di sempre. Oggi, nel 2002, gli Anvil proseguono imperterriti il loro cammino, come un bulldozer che non si cura di ciò che sta attorno, e ci offrono un album che compie un passo indietro, abbandonando la pesantezza di "Speed of Sound" e "Plenty of Power" per tornare verso i capolavori del passato, "Metal on Metal" in testa. I fans della band non potranno che commuoversi nel sentire una "Race Against Time" nella quale il buon Lips torna a strillare come un tempo, badando poco alla forma e più alla sostanza. Lo stesso si può dire delle canzoni, che passando dalle calde tinte strampalate della hard n'heavy "Still Going Strong" alle veloci scorribande di "Sativa", sembrano aver bloccato il tempo a quei fantastici anni '80 che mai più torneranno. Ma c'è a chi quest'album potrà non piacere; chi crede che l'heavy metal possa evolversi abbandonando la proprie origini per aprirsi a sonorità esterne, chi sbava dietro alle zuccherose tastiere che impazzano nel nuovo millennio, chi giudica i cantanti dall'estensione tecnica, chi crede che i Sonata Arctica siano una buon band... beh, questi signori, che dovrebbero invece levarsi il cappello dinnanzi ad un album così "heavy metal" come non si sentiva da anni, staranno lì a discutere sulle stonature della voce di Lips o sulle pentatoniche di Ivan Hurd, prima di gettare questo "Still Going Strong" nel dimenticatoio come fatto con tutti gli altri album degli Anvil, tenendosi invece sugli scaffali lavori inutili che con il metal c'entrano come "la margarina col burro", dalle varie Avantastia ai Blind Guardian. Io e i soliti quattro gatti che sempre più sono inorroditi dalla melma e dal business che sta dietro al mondo attuale del metal, continueremo con i nostri jeans elasticizzati, le L.A. Gear e le magliette sbiadite ad alzare il volume e a ringraziare gli Anvil per quello che hanno fatto, che rappresentano e che continuano a fare da ventiquattro anni. Tutti gli altri possono stare alla larga da questo "Still Going Strong"; non lo potrete mai capire.
Recensione a cura di Lorenzo 'Txt' Testa

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