Copertina 5,5

Info

Genere:Prog Rock
Anno di uscita:2017
Durata:22 min.
Etichetta:Reprise Records

Tracklist

  1. NORTH SIDE STAR
  2. BLUE WALSH
  3. TOE TO TOES
  4. COLD DARK PLACE

Line up

Non disponibile

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Chiarisco subito, per chi non lo sapesse, che "Cold Dark Place" nuovo EP di quattro pezzi uscito a nome Mastodon, in realtà doveva essere pubblicato come lavoro solista di Brent Hinds. Diversi motivi hanno poi portato la sua uscita sotto il moniker della band madre e come tale verrà da me insindacabilmente giudicato (pronunciato fiero ed impettito).

Un periodo difficile, vicende personali poco piacevoli e cazzi vari hanno portato la band di Atlanta a scrivere canzoni distanti da quanto proposto con gli ultimi lavori in studio (parlo di brani snelli, melodie piuttosto dirette e memorizzabili) andando invece a recuperare un songwriting simile a quello proposto ai tempi del bellissimo Crack The Sky, o quasi. Lascia un po' con il punto interrogativo stampato in fronte questo ritorno a sonorità accantonate, ma se riprese col giusto piglio possono risultare ancora efficaci.
Invece...
Invece "Cold Dark Place" è una proposta riuscita solo in parte. In minima parte. Posto che di metal e psichedelia qui non c'e nulla, e tolto North Side Star, buon primo pezzo ben strutturato e convincente, le rimanenti tre canzoni le trovo dispersive, eccessivamente aggrovigliate e pretenziose. Brani che vorrebbero essere prog-rock/old-rock (ma sì, inventiamo) ma senza la giusta classe, con flebili distorsioni, alternanza di voci, batteria molto semplificata, ampie dosi di chitarre acustiche, mancanza di assoli convincenti (troppo sporco e sgraziato l'approccio) e un'aura malinconica che, dispiace dirlo, non entra, non cattura.
Una proposta a metà, dunque, perché quando i nostri vogliono fare sul serio su questo campo ci riescono (come hanno dimostrato in passato), qui non mi sono però sembrati totalmente convinti e coinvolti. La musica è suonata e composta con indubbie capacità (anche se qui gli arrangiamenti sono ridotti all'osso), c'è una canzone riuscita e per questo si prendono quasi una sufficienza, ma da qui a risultare un dischetto bello e godibile ce ne passa.

Immagine

Recensione a cura di Francesco Frank Gozzi

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