Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2017
Durata:46 min.
Etichetta:Metal Blade Records

Tracklist

  1. ESCHATON
  2. THE LAST OF STANDS
  3. TEN WINTERS APART PT. 1 (FAR FROM ANY FATE)
  4. TEN WINTERS APART PT. 2 (SONG OF MOURN)
  5. TEN WINTERS APART PT. 3 (SUNDER THE SEVENTH SEAL)
  6. TEN WINTERS APART PT. 4 (DAWN WITHOUT A SUN)
  7. MOTHER OF UNBELIEVERS
  8. IT'S A LONG ROAD
  9. WAYWARD VERITIES
  10. UNTIL FALLS THE RAIN

Line up

  • Mikko Häkkinen: vocals
  • Helena Haaparanta: vocals
  • Jakke Viitala: guitars
  • Miska Sipiläinen: bass
  • Janne Jukarainen: drums

Voto medio utenti

Ben sei anni sono trascorsi da "The Writ Of Sword", album dei Crimfall che di sicuro non era passato inosservato. Oggi la band, accasatasi presso Metal Blade Records, torna a far parlare di sé con il nuovo - e riuscito - "Amain", frutto di intensi mesi di composizione e produzione (curata nei richiestissimi Fascination Street Studios di Jens Bogren).

Il folk metal dei finlandesi si fa ancora più elaborato e pomposo, con orchestrazioni che rimandano tanto al power metal di Rhapsody e Dark Moor quanto ai blockbuster hollywoodiani. È questo il caso dell'accoppiata iniziale "Eschaton"/"The Last Of Stands", dove parti narrate, cori evocativi e arrangiamenti magniloquenti mettono a sistema Oriente e Medioevo (si potrebbero scomodare anche i nostrani Wind Rose). L'incipit di "Far From Any Fate" rimanda ai Blackmore's Night, poi la componente estrema - ma melodica - prende il sopravvento per sfociare nell'elegante ballad acustica "Song For Mourn", vicina a certe cose degli Angra del periodo Falaschi. "Sunder The Seventh Seal" spicca per le orchestrazioni alla Steve Bartek, e prelude a "Dawn Without A Sun", mid-tempo ruffiano e di facile presa. Con "Mother Of Unbelievers" il combo spinge sulle sonorità oriental (Orphaned Land, Amaseffer), prima di "It's A Long Road", dagli echi morriconiani appassionati e teatrali - ma meno interessante dalla metà in poi. "Wayward Verities" è spavalda e immediata, in antitesi con la conclusiva (e forse prolissa) "Until Falls The Rain", che riprende le atmosfere iniziali e non può non rievocare la colonna sonora di "The Lord Of The Rings".

Un gradito ritorno. Speriamo che la prossima release abbia tempi di gestazione meno biblici...

Recensione a cura di Gabriele Marangoni

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.