VUUR - In This Moment We Are Free - Cities

Copertina 7

Info

Anno di uscita:2017
Durata:67 min.
Etichetta:InsideOut Music

Tracklist

  1. MY CHAMPION - BERLIN
  2. TIME - ROTTERDAM
  3. THE MARTYR AND THE SAINT - BEIRUT
  4. THE FIRE - SAN FRANCISCO
  5. FREEDOM - RIO
  6. DAYS GO BY - LONDON
  7. SAIL AWAY - SANTIAGO
  8. VALLEY OF DIAMONDS - MEXICO CITY
  9. YOUR GLORIOUS LIGHT WILL SHINE - HELSINKI
  10. SAVE ME - ISTANBUL
  11. REUNITE! - PARIS

Line up

  • Anneke Van Giersbergen: vocals
  • Ed Warby: drums
  • Jord Otto: guitars
  • Ferry Duijsens: guitars
  • Johan Van Stratum: bass

Voto medio utenti

Speravo di "innamorarmi" del nuovo album di Anneke Van Giersbergen, ma non è stato così. La band messa insieme dalla talentuosa cantante olandese ha il pregio di distinguersi dalla massa di realtà female-fronted con un approccio molto più heavy e prog - uno strano incrocio tra i Periphery e gli Stream Of Passion - ma probabilmente deve lavorare ancora un po' per trovare una formula che faccia pensare "che figata!" e non soltanto "dai non male".

Il concept - termine tiratissimo in questo caso - della libertà e delle città è un po' deboluccio, non essendoci praticamente mai rimandi diretti tra il titolo della canzone e le sonorità locali di riferimento (forse giusto in "Istanbul", ma appena accennate); prendiamo atto ed entriamo più nel merito di questo "In This Moment We Are Free - Cities".

L'introduttiva "My Champion" profuma di modern metal mentre l'ex-The Gathering tratteggia melodie eteree e celestiali - belle ma mai così eccezionali, discorso estendibile a tutto il full-length. "Time" vuole suonare ancora più lenta e potente - ma non scomoderei il doom - mentre "The Martyr And The Saint" punta su arrangiamenti più ricercati e progressivi. La breve e innocua "The Fire" sfocia nell'ammiccante "Freedom" - dai connotati mainstream - prima della mia canzone preferita del lotto "Days Go By", pestata ed epica al punto giusto e con le chitarre di Otto e Duijsens in evidenza. "Sail Away" rimanda ad After Forever e Within Temptation ma senza orchestrazioni, così come "Valley Of Diamonds", dove scomoderei nuovamente gli Stream Of Passion. "Your Glorious Light Will Shine" spicca per le belle sfumature sinfoniche, in antitesi con la sopraccitata "Istanbul" che strizza l'occhio all'oriental metal. Il commiato è lasciato alla modesta "Reunite!", episodio a due facce, la prima soft e romantica, e la seconda elettrica e impetuosa.

Sono abbastanza certo che il meglio debba ancora venire...

Recensione a cura di Gabriele Marangoni

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