Copertina 7

Info

Anno di uscita:2017
Durata:56 min.
Etichetta:Season of Mist

Tracklist

  1. GREAT FALLS BEYOND DEATH
  2. SACRED FIRE
  3. CHILD
  4. TORN
  5. WE NEED A NEW SUN
  6. MEANINGLESS MEMORIES
  7. BONES AND HEART
  8. BY RAVENS AND FLIES
  9. MURDERERS
  10. RACE WITH YOU

Line up

  • Michael Schindl: guitar, vocals
  • Diogo Almeida: guitar
  • Sebastien Dutruel: bass
  • Mario Togni: drums

Voto medio utenti

Nonostante una carriera ventennale e sei album di lunga durata, compreso il nuovo "Radiaton", gli svizzeri Impure Wilhelmina sono un gruppo praticamente sconosciuto nel nostro paese e, in generale, poco noto al di fuori del proprio paese.
Probabilmente il passaggio alla Season of Mist, etichetta che licenzia il nuovo album, consentirà al gruppo del leader Michael Schindl di avere una maggiore visibilità che, a fronte di una proposta di qualità, sarebbe certamente meritata anche a coronamento del lungo "impegno" dei Nostri nel music biz.
Abbandonate già in occasione del precedente "Black Honey" le ruvidità del post hardcore, la musica degli Impure Wilhelmina risulta essere una sorta di ibrido tra post metal e post rock in qualche modo abbastanza vicino alla proposta degli ultimi Katatonia, un ibrido che si esprime soprattutto attraverso la melodia ed i sentimenti lacrimevoli, bellissime risultano, in questo senso, certe splendide fughe delle sei corde, pur tuttavia senza rinunciare ad una massiccia dose di distorsione che, insieme con i vocalizzi in clean, in vero un po' monotoni del leader, costituiscono l'asse portante di tutto l'album.
"Radiaton" non è un album particolarmente innovativo, ma gli svizzeri sono in grado di dare un taglio personale alla loro musica e sono certo che potranno essere in grado di accontentare un'ampia fascia dell'audience metal grazie ad un suono ricco di sfumature crepuscolari, inflessioni sludge, eterei arpeggi, atmosfere vagamente alla Dredg, esplosioni violente (in un brano come "Torn" è possibile ascoltate partiture in blast beat, mentre in "Murderers" Schindl rispolvera il suo possente scream ) ed una forte carica di pathos che permea tutto il lavoro.
Gli Impure Wilhelmina raggiungono con il nuovo album la loro piena maturità artistica: la loro evoluzione sembra averli portati ad una forma espressiva probabilmente definitiva che, credo, non farà fatica a fare breccia nei cuori degli estimatori del post metal, un genere che, ultimamente, era un po' in crisi di idee e di personaggi...
Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

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