Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2005
Durata:59 min.
Etichetta:Roadrunner
Distribuzione:Universal

Tracklist

  1. NOTHING REMAINS
  2. SAVE OURSELVES
  3. INSIDE THE HORROR
  4. SALVATION
  5. COMATOSE
  6. LEFT FOR DEAD
  7. EVERYTHING YOU LOVE
  8. BLOODLUST
  9. PRAY FOR ALL
  10. LAZARUS

Line up

  • mark hunter: vocals
  • rob arnold: lead guitar
  • matt devries: rhythm guitar
  • chris spicuzza: keyboards
  • jim lamarca: bass guitar
  • kevin talley: drums

Voto medio utenti

Trovarsi ad ascoltare un disco come il nuovo, autointitolato, dei Chimaira è arduo per chi è in sede di giudizio: si tratta del terzo disco di una band che è cresciuta molto ed il fatto che ci sia stata la partecipazione generale alla stesura dei pezzi è un significativo segnale della maturazione del gruppo; d'altro canto però per quanto vario e godibile il disco, a parere di chi scrive, difetta molto dal punto di vista della durata: composizioni prolisse, gestite molto bene strumentalmente, ma comunque ampie e dispersive in un genere che forse dovrebbe puntare più sull'impatto. Oggettivamente è da sottolineare come le composizioni siano veramente belle, regalino passaggi emozionanti e vengano strutturate in modo intelligente (vedi la stupenda "Pray for All" che passa da parti sparate ad altre rilassate e sognanti); altro aspetto da non sottovalutare è il gusto per i solo, mai banali e scontati, ma inseriti perfettamente nell'economia del brano, spesso per rinforzarne la carica emotiva e senza spostare troppo il tiro su altri lidi. Purtroppo, e lo dico personalmente perchè è un punto a sfavore secondo il sottoscritto ma potrebbe essere un punto di forza per altri, la prolissità delle composizioni in questo ambito (per chi non li avesse mai ascoltati potremmo descriverli come una thrash metal band molto elaborata nelle soluzioni, con un cantato semi-growl) non è un bene poichè va un pò ad intaccare la bellezza del genere ossia, l'impatto, la furia e se vogliamo anche l'orecchiabilità di alcuni passaggi che, intendiamoci, qui non manca, ma risulta difficile seguire a causa di certe strutture; questo però non deve fuorviare assolutamente voi lettori, poichè come detto ampiamente la varietà compositiva e la grande maestria nel dominare ogni momento dell'album è indiscutibile e farà la gioia di tutti gli amanti del metal estremo tecnico. Ora la band si trova ad un bivio, proseguire su questa via, arricchendo le composizioni e dando forma a suite molto complesse oppure snellire la struttura delle canzoni e proporre più minimalmente i passaggi più interessanti o comunque più adeguati alla situazione.
Recensione a cura di Alessio 'Slayer' Noè

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