Copertina 6,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2017
Durata:59 min.
Etichetta:Minotauro Records

Tracklist

  1. DIRTY GIRLS
  2. CRASH AND BURN
  3. CHICABOOM
  4. HELLS WAITING
  5. ROSES ARE RED
  6. OUTTA MY WAY
  7. FREAK SHOW
  8. BAD VOODOO
  9. EVERYTHING I DO
  10. GONNA PARTY
  11. DIRTY LITTLE SECRET
  12. DREAM CHASER
  13. SHE’S NO LADY
  14. GONNA GETCHA
  15. NEW DAY
  16. PRIMA DONNA
  17. ROSES ARE RED (ACOUSTIC VERSION)

Line up

  • Buddy Hughes: vocals, percussions
  • Jimmy Cassidy: guitars, drums, percussions, bass
  • Erick Wright: bass, keyboards, percussions, backing vocals

Voto medio utenti

Avviso al popolo dei “gloriosi” … se vi piacciono le produzioni discografiche raffinate e “laccate”, i suoni esplosivi e innovativi, rivolgetevi pure altrove.
Qualora, invece, non vi “sconvolga” (per gusto personale o frequentazioni ottantiane, in cui tali situazioni erano molto diffuse …) affrontare un buon disco di hard n’ heavy piuttosto rigoroso, interpretato con vigore e visceralità e dalla resa sonora tutt’altro che dirompente e irreprensibile, potreste avvicinarvi a questo “Redemption” dei Craving Angel con interesse e curiosità, scoprendo che questi “ragazzacci” americani sanno trattare la materia con un certo buongusto.
Nati nel 1984 in una scena in pieno bailamme artistico, i nostri non vanno oltre un nastro dimostrativo e una serie di (apprezzate) esibizioni live, gettano fatalmente la spugna verso la metà dei nineties, per poi riemergere dall’oblio nel 2014 grazie alla Minotauro Records, che patrocina il loro ritorno con il retrospettivo “Dark horse”.
Tre anni più tardi arriva “Redemption”, ed è ancora una volta la voce granulosa di Buddy Hughes, unico superstite storico della formazione statunitense, a presiedere una manciata di canzoni colme d’influenze più o meno celebri (da Ozzy ai Moltley Crue, passando per Malice, Viva e Leatherwolf) e tuttavia godibili, almeno al cospetto di apparati cardio-uditivi non particolarmente “sensibili”.
Il programma si snoda in maniera abbastanza soddisfacente per tutta la sua durata, ma spigolando tra i pezzi direi che lo sleaze-anthemDirty girls”, le cadenze caliginose di "Crash and burn” e ancora le pregevoli “Hells waiting” (caratterizzata da uno straniante tocco western), "Roses are red” (un’evocativa traccia di natura Osbourne-iana, proposta anche in una graziosa veste acustica), “Freak show” (G n’ R meets Metallica meets Alice Cooper), la fascinosa "Everything I do” e l’hard-rock sferragliante “Dream chaser” rappresentano i momenti migliori della raccolta.
Chi ama il genere e al tempo stesso negli ascolti quotidiani privilegia la “sostanza” (assegnando una minore importanza alla “forma” ...), potrà sicuramente concedere la propria preziosa fiducia ai Craving Angel … sono convinto che non rimarrà deluso da tale scelta.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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