Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2017
Durata:49 min.
Etichetta:Fastball Music
Distribuzione:Soulfood

Tracklist

  1. ALL THE WHILE
  2. CALL ME A DOCTOR
  3. TURN AWAY
  4. DROP ZONE
  5. GET YOU RIDE ON
  6. NO MORE ROOM IN HELL
  7. DRIVING ON THE MAIN LINE
  8. GIVE ME A SIGN
  9. LONG ROAD TO PARADISE
  10. SAVE YOUR SOUL
  11. GOT TO MOVE ON
  12. NO CLASS
  13. WINGS OF LIBERTY (BONUS TRACK)

Line up

  • Roland Pierrehumbert: vocals, harmonica
  • Lawrence Lina: guitars
  • Mikael Riffart: guitars
  • Nick Thornton: bass, backing vocals
  • Lionel Blanc: drums, backing vocals

Voto medio utenti

I Sideburn adorano gli AC/DC … come dite? Una “novità”? No, direi proprio di no, anche perché i nostri svizzeri hanno vent’anni di carriera alle spalle e di certo, se condividete i loro gusti musicali, vi sarà capitato di sentirne quantomeno parlare, evidenziando la professionalità e la consistenza interpretativa con cui applicano i dogmi fondamentali dell’hard n’ boogie n’ blues.
Rimane da affrontare la questione “originalità”, e se l’assoluta mancanza di tale attributo non è vissuta come un impedimento insormontabile, allora quello di “#EIGHT” può essere certamente considerato un ascolto gratificante e consigliabile, pieno com’è di riff scalcianti, cadenze cingolate, voci abrasive e cori da cantare a squarciagola.
Un rock che “parla” alle viscere dell’astante e lo vorrebbe costringere a mettere in secondo piano il cervello, insomma, un’operazione che gli esperti elvetici riescono a portare a termine con discreti risultati, grazie all’ugola Scott/Halford-iana di Roland Pierrehumbert, alle chitarre taglienti di Lawrence Lina e Mikael Riffart e a due affidabili bombardieri ritmici che rispondono al nome di Nick Thornton e Lionel Blanc.
Commentare il programma dell’opera in casi come questi si traduce in un’impresa abbastanza difficile e superflua … e così mi limiterò a sottolineare la presenza di una buona cover dei Motorhead, “No class” (utile a “ampliare” lo spettro delle influenze artistiche della band ... e qui aggiungiamo pure ZZ Top, Rose Tattoo e Nazareth), e a segnalare “All the while”, la solare “Turn away”, le digressioni sudiste "Get you ride on" e "Driving on the main line" (con barlumi di Creedence Clearwater Revival nell’impasto sonico) e ancora il climax di "Long road to paradise” e il singolare tocco psichedelico di “Wings of liberty” come i miei momenti preferiti della raccolta.
#EIGHT” è un disco piacevole, l’ennesima prova “onesta” di un gruppo che da parecchio tempo “fa la sua cosa”, all’interno di un filone stilistico sfruttatissimo, con dedizione e senza promesse mirabolanti … a voi decidere se tutto ciò è sufficiente per indurvi a un investimento economico.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 25 lug 2017 alle 08:47

beh, la Svizzera non è nuova a band "clone degli Ac Dc ... vogliamo parlare dei Krokus o degli Shakra? Sarà l'aria di montagna??ahaha...

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