Soul,
blues,
fusion,
southern e
latin rock sono gli elementi fondamentali che contraddistinguono questo “
Set you free”, opera prima dei veronesi
The C.Zek Band.
Allontanato, con tale introduzione, chi vive di solo “metallo”, si può tranquillamente approfondire un po’ meglio la questione a beneficio di tutti i
musicofili meno settari, che sono sicuro fin dal primo contatto con l’albo non potranno fare altro che considerarlo senza tentennamenti uno splendido tributo alle radici della musica americana, concepito e realizzato con brillantissima ispirazione.
Little Feat,
Hendrix,
Santana, Derek and The Dominos e Fleetwood Mac “rivivono” nei solchi del disco in maniera costantemente vibrante ed emozionante grazie alla splendida voce di
Roberta Dalla Valle (a tratti mi ha ricordato un po’ quella di
Susan Marshall dei fenomenali Mother Station …) e al lavoro pieno di calore e di perizia sviluppato da musicisti profondamente “coinvolti” in un suono solo apparentemente “semplice” da riprodurre e che se non trattato con la dovuta vocazione rischia di diventare uno sterile esercizio di stile.
Nove canzoni intense ed evocative, dotate di uno spettro sonoro sufficientemente variegato (vedasi le piccole dissonanze di “
John Corn” o le liquide scorie Floyd-
iane dell’avvincente “
Drink with me”), oscurano per maturità e determinazione le esibizioni di molti propugnatori del “classico”, conquistando i sensi attraverso frammenti solari ("
I’m so happy”), soffici ballate (“
Tell me”, “
Kissed love”), scosse soffuse (la
title-track, con chitarre tra
Duane Allman,
Eric Clapton e
Carlos Santana) e avvolgenti pulsazioni soniche ("
Boring day”, “
It doesn’t work like this”), il tutto intriso di
feeling e di dosi significative di genuino misticismo.
Ai più “frettolosi” consiglio, infine, di cominciare l’ascolto del programma dalla
cover di “
Gimme shelter” dei Rolling Stones … anche da come viene trattato un caposaldo del
rock si può capire molto dell’essenza di una
band.
Cercare qualcosa di “nuovo” nei solchi di “
Set you free” è uno sforzo inutile e insensato, mentre se desiderate trovare qualcuno che sopperisca alla “mancanza” con un
songwriting stellare e interpretazioni fresche e dense di
pathos, non mi lascerei scappare i
The C.Zek Band, radiosi discepoli di una tradizione davvero incrollabile.
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?