Carach Angren - Dance and Laugh Amongst the Rotten

Copertina 7

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2017
Durata:41 min.
Etichetta:Season of Mist

Tracklist

  1. OPENING
  2. CHARLIE
  3. BLOOD QUEEN
  4. CHARLES FRANCIS COGHLAN
  5. SONG FOR THE DEAD
  6. IN DE NAAM VAN DE DUIVEL
  7. PITCH BLACK BOX
  8. THE POSSESSION PROCESS
  9. THREE TIMES THUNDER STRIKES

Line up

  • Seregor: vocals
  • Ardek: keyboards, orchestra
  • Namtar: drums
  • Nikos Mavridis: solo violin (guest)
  • Patrick Damiani: all guitars, bass (guest)

Voto medio utenti

Con il loro nuovo album, terzo ad uscire per Season of Mist e quinto in totale, i Carach Angren tornano alla "pura" narrativa raccontandoci episodi incentrati intorno alla figura di una bambina che gioca, un po' troppo a lungo, con la tavola ouija, quella utilizzata per le comunicazioni medianiche, e protagonista di tanti film horror o pseudo tali.
Come da tradizione per il gruppo olandese, l'attenzione al concept è maniacale, così come lo è la cura per ogni dettaglio, sia visuale sia musicale, che riguarda "Dance and Laugh Amongst the Rotten", un album che, nel bene e nel male, conferma tutte le caratteristiche tipiche del terzetto con la conseguenza, ovvia, che chi li ama continuerà a farlo e chi non li sopporta non cambierà idea oggi.
I Carach Angren, gusti personali a parte, sono degli ottimi interpreti di quello che possiamo definire un mix tra symphonic black metal e horror music, un mix, cioè, tra il suono dei primi Cradle of Filth (soprattutto) e Dimmu Borgir con le deliranti visioni del King Diamond solista, per una proposta certamente ampollosa, sinistra, gotica e fortemente teatrale ma, anche, violenta ed estrema quando il contesto dei brani lo richiede.
Al giorno d'oggi, mi piace sottolinearlo, prescindendo dall'originalità, non ci sono molti gruppi in grado di proporre una musica del genere senza risultare pacchiani, o peggio ridicoli, e quindi la mia stima nei confronti dei Carach, al netto del non essere un loro fan, si rafforza ulteriormente sebbene la loro proposta si sia standardizzata senza sapersi evolvere e non sia più in grado, ammesso lo abbia mai fatto, di sorprendere come poteva accadere all'inizio della loro carriera.
"Dance and Laugh Amongst the Rotten" è, dunque, un album in linea con il passato, recente, degli olandesi, un album che sa unire soluzioni magnificenti di tastiera con ruvide partiture di chitarra, un forte approccio, lo ripeto, teatrale con il nero del black metal, così come una costante alternanza tra momenti inclini alla melodia, sempre macabra, ed altri più tipicamente estremi che, fusi insieme, saranno in grado di accontentare un po' tutto il pubblico metal, cosa questa che credo sia un "plus" della proposta dei Carach.
Se, dunque, la musica estrema degli anni '90, tipica delle band che vi ho citato prima, rientra nella sfera dei vostri gusti, non farete fatica ad apprezzare l'ennesimo album fotocopia dei Carach Angren anche perché, come nel caso specifico, si tratta di fotocopie fatte bene.
Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

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