Copertina SV

Info

Anno di uscita:2017
Durata:113 min.
Etichetta:Frontiers Music

Tracklist

  1. MEDLEY: SO RIGHT SO WRONG/MARTIAL ARTS
  2. RIVER OF PAIN
  3. ONE MINUTE LEFT TO LIVE
  4. ARMY OF SLAVES
  5. LIES
  6. WASTED TIME
  7. HEART ON A PLATTER
  8. FLIGHT
  9. MAY YOU NEVER (WALK ALONE)
  10. UNTIL THE DAY
  11. HALF PAST LONELINESS
  12. MESSAGE TO GOD
  13. STRANDED
  14. MEDLEY: A LIFE TO DIE FOR/EPILOGUE

Line up

  • André Andersen: keyboards

  • DC Cooper: vocals

  • Andreas Passmark: bass

  • Jonas Larsen: guitar
  • Andreas Johansson: drums

Voto medio utenti

Si può discutere sull'effettività utilità di questo "2016" - anche in virtù del recente "Cargo" - ma i Royal Hunt si ascoltano sempre volentieri...

Uscito a Marzo di quest'anno, "Cargo" celebrava il capolavoro "Paradox" eseguito nella sua interezza nei festival ProgPower USA, Loud Park Japan e Rockingham UK; "2016" esce invece in formato cd/dvd con una scaletta più corposa, immortalando un'unica performance, quella di un anno fa a Mosca alla Izvestiya Hall, e segue la tradizione dei precedenti live album intitolati "1996"/"2006", concepiti per "fotografare" la band nei momenti salienti della propria carriera.

Che dire? Ce n'è per tutti i gusti: dalle malmsteeniane "River Of Pain" (con Andersen sempre al top nonostante il suo insopportabile - ma caratteristico - timbro di Hammond) e "Flight" (con il solo batteristico di Johansson) a episodi più hard rock come "Army Of Slaves" (chi ha detto Whitesnake?) e "Lies" (un po' Rainbow, un po' Purple); non mancano le tracce ricche di orchestrazioni ("One Minute Left To Live"/"A Life To Die For") e nemmeno quelle più propriamente AOR (in "Stranded" sembra di sentire i Place Vendome). Qualche brano più sottotono c'è - penso a "Wasted Time" o "Half Past Loneliness" - ma la performance maiuscola di D.C. Cooper (sarà tutto vero? mah) stravince su questi piccoli cali di tensione.

L'unico appunto che si può fare sull'edizione audio (quella video non ci è pervenuta) è che qualche applauso dei fan russi si poteva pure togliere - nelle ultime tracce questi portano via almeno 10/12 minuti, davvero troppi - ma pazienza, ai Royal Hunt si perdona tutto...

Recensione a cura di Gabriele Marangoni

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