Quattro lavori sulla lunga distanza e un considerevole bagaglio d'esperienza live, rendono gli elvetici Crystal Ball, nel quinto episodio della loro espressione artistica denominato "Time walker", una formazione affiatata e adeguatamente "oliata" e se, a quanto sembra, dal punto di vista lirico i nostri amano portarci "a spasso nel tempo" (ma non Vi preoccupate, fortunatamente la squallida pantomima della purtroppo "premiata" ditta Vanzina-Boldi-De Sica, non è minimamente coinvolta), da quello squisitamente musicale il quintetto svizzero privilegia quasi in maniera esclusiva i "gloriosi" anni '80, incontrastata "golden era" di quel classico hard 'n' heavy classy e melodico, qui pesantemente omaggiato nella sua trascrizione d'estrazione nordico/mitteleuropea.
Continuando in parte il cammino percorso dai conterranei Gotthard e Shakra, inserendo significative iniezioni di Pink Cream 69, Pretty Maids e Axxis e amalgamando il tutto con qualche "puntatina" nelle accelerazioni tipiche del power metal, il dischetto in questione scorre abbastanza piacevolmente e raggiunge l'apice della parabola del consenso in brani come la bella "Digital world", l'ariosa melodia corale della cadenzata e pianistica "Mozart Symphony", l'incalzante "Fallen from grace" o ancora l'hard rock più ortodosso di "The eye of the storm", mettendo in mostra, come già anticipato, più la forza del collettivo che non particolari qualità individuali (anche se merita una piccola menzione supplementare la "sapiente" prestazione del chitarrista Scott Leach).
Il prodotto (confezionato con l'ausilio di un'arguta immagine di copertina) risulta piuttosto godibile nella sua interezza e nonostante il davvero considerevole livello citazionistico e una certa prevedibilità di base, appare sufficientemente fresco e frizzante, senza particolari pretese d'innovazione.
Con "Time walker" i Crystal Ball non riusciranno di sicuro a sovvertire le gerarchie e le graduatorie del genere, consegnandoci un lavoro discreto, ma alla fine forse adatto principalmente (visti i prezzi e l'assembramento delle uscite discografiche) ai completisti più accaniti.