Copertina 7,5

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2017
Durata:63 min.
Etichetta:Pure Steel Records

Tracklist

  1. ONLY THE REAPER WINS
  2. BLACK PYRAMID
  3. EVOLUTION IN REVERSE
  4. HORNS UP
  5. BEYOND FOREVER
  6. THROUGH THE STORM
  7. RIDDEN BY FEAR
  8. MIST OF THE PAST
  9. TREES FULL OF TEARS
  10. LAMENT OF THE FALLEN
  11. RECKONING DAY
  12. REIGN OF STEEL
  13. SIGNUM DEI
  14. FADING HISTORY

Line up

  • Mace Mitchell: vocals
  • Julien Menth: guitars
  • Michael Vaucher: guitars
  • Thomas Vaucher: keyboards
  • Vania Truttmann: bass
  • Al Spicher: drums

Voto medio utenti

Questo è l'album che avrebbero dovuto scrivere i Maiden dai tempi di Powerslave per ritornare alle loro radici. L'heavy power degli Emerald ha tutti gli ingredienti che servono per risultare esplosivo, melodia, riff veloci, chorus anthemici, assoli ficcanti e twin-guitars, sezione ritmica precisa e martellante e vocals degne del miglior Dickinson che fu. Ma soprattutto dai solchi di questo "Reckoning Day" (settima fatica discografica del combo svizzero) trasuda passione, convinzione, la giusta attitudine e una invidiabile tecnica esecutiva nonche' un brillante songwriting. Punto di forza sono innanzitutto le vocals di Mace Mitchell, singer a me sconosciuto ma dotato di voce potente e in grado di salire nelle ottave fino a emulare Rob Halford in “Evolution In Reverse” e la capacità di creare heavy riff, sorretti sempre da una linea melodica, debitori dei già citati Maiden ( le cavalcate “Black Pyramid” e “Ridden By Fear” ne sono un esempio), mentre altrove è il più roccioso Nwobhm alla Saxon a farla da padrone (la stupenda opener “Only The Reaper Wins”, “Through The Storm” ). Chorus anthemici li troviamo in “Horns Up”, mentre “Beyond Forever” è una bellissima ballad, struggente e malinconica che non stona affatto nel contesto generale del disco, anzi lo arricchisce, ci sono anche un paio di brevi intermezzi solo musicali, dal gusto epico- medioevale ( “Mist Of The Past “e “Lament Of The Fallen” ) che servono per preparare agli altri brani “ Trees Full Of Tears”, dal tiro piu’ hard-rock, la titletrack che ricorda gli Helloween piu’ catchy, “Reign Of Steel” che inizia tranquilla con voce/piano per poi diventare piu’ heavy e veloce nel prosieguo, fino a giungere a quella che considero il masterpiece dell’album, l’epica “ Signum Dei “ una power ballad dominata dalla prova vocale di Mace Mitchell e dal bellissimo assolo centrale che sfuma in un duo voce/piano sul finale, e la conclusiva “End Of The World” che sembra scanzonata all’inizio ma che poi esplode in un tipico power riff veloce e martellante con lo screaming del cantante a farla ancora da padrone. Nient’altro da dire, "Reckoning Day" è l’album della maturita’ della band elvetica, ora finalmente in una line-up stabile e se amate le sonorità dei Maiden piu’ epici con qualche accelerata alla Helloween/Gamma Ray, fate vostro questo disco … e dimenticatevi di Book Of Souls …

Recensione a cura di Marco ’Metalfreak’ Pezza

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