Copertina 7

Info

Anno di uscita:2017
Durata:50 min.
Etichetta:Unsigned/independent

Tracklist

  1. STRAY DOG
  2. LEGENDS
  3. GIOIE PORTUALI
  4. FIGHTING IN THE RIVER
  5. INCUBO
  6. GRAN GALA'
  7. THE PRINCESS AND THE BARBARIANS
  8. BAZAR
  9. THE TALE
  10. TERRE IMMORTALI
  11. MY FAVOURITE TABACCO

Line up

  • Leonardo Lasca: vocals
  • Samuele Secchiaroli: guitars, backing vocals.
  • Nicholas Gubinelli: bass, backing vocals.
  • Tommaso Sacco: drums
  • Eugenio Cammoranesi: keyboard, backing vocals.
  • Federico Padovano: flute, backing vocals

Voto medio utenti

Quando mi sono ritrovato casualmente fra le mani "Immortal Lands" degli Haegen, la prima cosa da cui sono stato attratto è stato l'ottimo artwork, che richiama scenari e atmosfere epiche, su di un campo in cui sembra essersi appena combattuta una cruenta battaglia, che non ha lasciato sopravvissuti... tranne uno.
Gli Haegen, come si può leggere sulla loro pagina Facebook:
"sono un progetto folk metal nato nel 2012 ad Osimo (AN) con l’intento di creare un sound accattivante, con tematiche ispirate al panorama europeo moderno ed alle tradizioni italiane e locali."

Poi però bisogna anche ascoltare la musica, e qui non posso negare il mio scetticismo, dal momento che se pensi al folk metal la mente corre immediatamente a band come TYR, Finntroll, Trollfest, Korpiklaani e Moonsorrow, senza ovviamente dimenticare i nostrani Folkstone.

Dopo un Ep e un demo di ottima fattura, "Tales From Nowhere" datato 2015, gli Haegen effettuano il grande salto con la relese del loro primo album, “Terre Immortali".

Forse è esagerato dirlo dopo il debut album, ma credo che nella schiera del folk metal, almeno quello italico gli Haegen possano trovare senza alcun dubbio una giusta collocazione.
Diciamo subito che non ce un brano che spicca sugli altri ma bisogna analizzare il lavoro nel suo insieme, la prima cosa che spicca è il perfetto il mix fra testi in italiano e inglese, inoltre le canzoni hanno sempre un’anima “giocosa” ma anche con momenti complessi, infine è da segnalare l'ottimo lavoro fatto per la produzione.


Già dall’incipit, che ci conduce alle atmosfere folkloristiche, abbiamo il presentimento che ci troveremo ad ascoltare un album adrenalinico, come dimostrano "Stray Dog" e la successiva "Legends"
Ipotesi confermata andando avanti con l’ascolto, fisarmoniche, flauti, riff, sono il connubio perfetto che ritroviamo via via in "Gioie Portuali" e “Incubo”, due degli episodi cantanti in Italiano dall’ottimo frontman, Leonardo Lasca, passando per l’accattivamte "Fighting In The River"
La band dimostra di avere un ottima inventiva e una corposa energia, le atmosfere epiche di canzoni quali “Gran Gala'" "The Princess And The Barbarians” e "Bazar" ben si sposano in un mix di sonorità che emerge in tutto il suo splendore.

La band marchigiana da sfoggio di grandi capacità tecniche inseguendosi nei riff e negli assoli di "The Tale”, altrettanta competenza è presente nelle parti melodiche dell’album, come si può sentire nella splendida title-track "Terre Immortali"

E’ evidente l’impegno mostrato da questi ragazzi nella ricerca di uno stile personale, che rappresenta l’evoluzione artistica della band marchigiana, pur restando “fedele” a quelle atmosfere folcloristiche che hanno reso "Immortal Lands" un album elegantemente strutturato, che sono certo non deluderà gli amanti del genere, come sono certo che in futuro sentiremo parlare ancora, degli Haegen
Recensione a cura di Fabio De Carlo

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