Copertina 7

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2017
Durata:39 min.
Etichetta:High Roller Records

Tracklist

  1. ALIVE
  2. ON MY WAY
  3. HELL MACHINE
  4. LADY OF THE NIGHT
  5. WARRIOR
  6. DENIM AND LEATHER
  7. MONTE CARLO NIGHTS
  8. THE PUNISHMENT

Line up

  • Andreas Wikström: vocals
  • Dejan Rosic: guitars
  • Anton Fingal: guitars
  • Henrik Petersson: drums
  • Fredrik Svensson Carlström: bass

Voto medio utenti

Screams from the Grave ... Screams from the Grave
Nothing can stop them .. They're headed your way


No.. nessuno zombie che ci corre dietro, in compagnia degli Abattoir.
E nemmeno nuove e inedite pulsazioni musicali Speed & Thrash per gli Screamer, infatti, gli svedesi tornano con un nuovo album, il terzo per la cronaca, senza mai allontanarsi dal più classico Heavy Metal ottantiano.
Ciononostante "Hell Machine" qualche novità ce la presenta, con Christoffer Svensson, bassista e cantante del gruppo sin dagli esordi, che scopriamo essere stato sostituito al basso da Fredrik Svensson Carlström e dietro al microfono da Andreas Wikström, per un avvicendamento tutto sommato indolore.
L'ascolto dell'opener "Alive" richiama gli Enforcer, che prima di loro hanno intrapreso un percorso musicale simile, ma rispetto ai più famosi connazionali, gli Screamer hanno un marcato appeal seventies e in odore di Thin Lizzy e Heavy Load, un po' come i compagni di etichetta High Spirits (progetto in solitaria dell'iperattivo Chris Black). Quindi nulla da stupirsi se poi con "On My Way" e soprattutto su "Hell Machine" emergono con prepotenza le pulsazioni Hard Rock, quelle stesse che caratterizzano la vivace e catchy "Monte Carlo Nights".
Se un pezzo come "Warrior" potrebbe essere stato scippato dal repertorio del Bruce Dickinson solista, a dispetto del titolo, "Denim and Leather" non è invece una cover del classico dei Saxon, ma resta uno degli episodi più in debito con la N.W.O.B.H.M. di tutto l'album, assieme a "Lady of the Night", dove gli Screamer mettono ben in pratica la lezione appresa da Saxon, Iron Maiden e (primi) Def Leppard.

Gli Screamer restano saldi sulle loro posizioni, quelle raggiunte con i precedenti lavori, senza cedere terreno ma nemmeno fare chissà quali progressi.



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Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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