Gli svizzeri
Black Diamonds ci propongono il classico disco ben confezionato ( mixato ai Bohus Studios di Gothenburg, Abba, Europe, In Flames …) che si ascolta una, due volte e poi lo si ripone nella custodia; il loro è un “AOR” hard rock di maniera, ispirato agli ‘80, con alcune buone canzoni ma che non lascia il segno perdendosi nella miriade di uscite del genere.
Ben inteso non siamo di fronte ad un brutto disco, tutt’altro, possiamo trovare dei pezzi anche ben suonati partendo da “
The Ghost And The Shadows” un mid tempo roccioso o “
Love Stick Love” un up tempo col finale a sfumare, le melodie sono easy, con chorus orecchiabili e solos abbastanza elementari anche se ben inseriti nel contesto delle composizioni. Per chi ama i paragoni, potrei dire che il sound del gruppo ricorda i Crazy Lixx che però , secondo me, hanno dalla loro un’attitudine piu’ sanguigna, più street-glam, la prova vocale del buon
Michael Kehl ( anche chitarrista ritmico) è sufficiente ma non graffia, e manca forse un po’ di pathos nelle interpretazioni . “
Romeo & Juliet” è un brano rockeggiante a discapito del titolo, i lenti “
Pieces Of A Broken Dream” e “
Love Lies Loveliness” sono invece un po’ piatti e banalotti, mentre con “
Thrillride” il ritmo aumenta ed è questo forse il pezzo migliore dell’album, con “
Hard To Let Go” e “
Not Going Home” si ritorna su lidi più marcatamente hard rock , “
11 Years” ha una melodia scanzonata e chiude “
This Is A Love Song” un lento elettrico che unisce melodia ad un buon chorus.
Il terzo lavoro del gruppo elvetico “
Once Upon A Time” piacerà a chi ama le melodie hard-rock patinate, i riff che graffiano ma non feriscono e le produzioni ben confezionate. Chi invece ama le emozioni che anche l’AOR può dare, si vada a ri-ascoltare Journey, Boston, Night Ranger …
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