Copertina 7

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2017
Durata:63 min.
Etichetta:Apathia Records

Tracklist

  1. THE WORLD IS OURS
  2. SANTHARA
  3. DERNIèRE NUIT
  4. FORSAKEN
  5. THE NINTH HOUR
  6. BRING FORTH THE RAIN
  7. DROWNING IN YOUR LIGHT
  8. SCREAMING IN SILENCE
  9. ABOVE
  10. THE SUN IS GONE
  11. COUPABLES

Line up

  • Nicolas Muller : guitars, programming
  • D.M.: vocals

Voto medio utenti

Dopo tre album auto prodotti, i transalpini Helioss trovano nella Apathia Records una etichetta disposta a credere in loro e a licenziare il nuovo album "Antumbra" in uscita a fine marzo.
Ascoltando l'album non si capisce come il gruppo abbia dovuto auto prodursi i precedenti: il loro symphonic black metal, infatti, è di buonissima qualità, suonato con perizia tecnica dal poli strumentista Nicolas Muller, possente, dinamico e, a completare un quadro moto roseo, dotato di una produzione da leccarsi i baffi e di una batteria elettronica programmata con maestria assoluta.
Adesso, immaginate gli storici Anorexia Nervosa, per rimanere in Francia, aggiungete una raffinatezza decisamente superiore, un tocco neo classico nell'uso della sei corde ed avrete una visione di inseme di come possa suonare "Antumbra" un album, lo sottolineo di nuovo, decisamente sopra la media del genere anche per merito del vocalist DM, in forza pure agli Wrath from Above, autore di una prestazione magistrale e variopinta capace, com'è, di passare con estrema disinvoltura dal growl, allo scream, ai toni medi, restando sempre assolutamente devastante.
La musica degli Helioss risulta essere magniloquente e finemente arrangiata, nonché in grado di pescare da ambiti anche distanti dal metal estremo andando a lambire territori "classic", ma rimanendo comunque furiosa e possente sebbene intrisa di implicita eleganza e ricerca della melodia che non risulta mai banale o scontata.
Probabilmente il gruppo non inventa niente di nuovo, del resto nel loro genere c'è poco spazio per le sperimentazioni, ma un symphonic black metal così convincente, brani così ben bilanciati tra furia metallica e ricami operistici, partiture nordiche e brutalità death metal, è difficile da trovare in giro e, di conseguenza, difficile da non apprezzare se si è amanti della musica di qualità, e tutto ciò, a prescindere dal genere.
Spero, dunque, che gli Helioss sappiano ritagliarsi un posto importante nell'estremo in musica: se lo meritano davvero!
Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

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