Copertina 7

Info

Anno di uscita:2017
Durata:39 min.
Etichetta:Soulseller Records
Distribuzione:Soulfood

Tracklist

  1. COME A LITTLE CLOSER
  2. GODZILLA
  3. SET ME FREE
  4. WICKED DREAM
  5. THE DARK LORD
  6. ANGELA
  7. LYING ON IRON
  8. BLACK MAGIC MAN
  9. SLAVE OF GRIEF

Line up

  • Virginia Monti: vocals
  • Riccardo Giuffrè: bass
  • Jacopo Fallai: guitar
  • Mirko Buia: drums

Voto medio utenti

E’ praticamente inevitabile … quando una proposta musicale, anche la più suggestiva e intrigante, assume le peculiarità del trend, aumenta ineluttabilmente anche il sospetto che dietro ad ogni nuovo interprete del genere ci siano imponenti dosi di “opportunismo”, pavide sostitute dell’ispirazione artistica più autentica.
Quella del rock occulto ed esoterico pilotato da una voce femminile può essere ormai tranquillamente considerata un’importante tendenza della discografia contemporanea, ciò nondimeno sarebbe un vero peccato sottovalutare le notevoli virtù dei Psychedelic Witchcraft, finendo per assoggettarli a semplici emulatori di The Devil’s Blood, Purson, Blood Ceremony, Jex Thoth e Jess And The Ancient One.
Il psych-doom dei nostri può innanzi tutto contare su una delle voci più interessanti dell’intera “scena” e poi conosce la difficile arte della misura e della conturbante tensione espressiva, edificata su una cultura evidentemente non banale, estesa anche a un immaginario cinematografico che chiama in causa maestri del calibro di Mario Bava e Lucio Fulci.
Dopo un ottimo esordio sulla lunga distanza (“Vision”), il gruppo fiorentino in questo “Magick rites and spells” propone la ristampa del suo primo EpBlack magic man” addizionata da alcuni inediti e da un paio di gustose cover, comprovando il suo ruolo di spicco anche in un ambito stilistico così competitivo e affollato.
Come anticipato, la prima scaturigine di emozione e magnetismo risiede nella laringe inquietante e maliosa di Virginia Monti, impregnata dai nobili timbri di Grace Slick, Stevie Nicks e Jinx Dawson senza per questo apparire poco carismatica, ma a catalizzare ancora di più l’attenzione è la grande qualità compositiva concessa all’ipnotico inedito assoluto “Come a little closer” e alle nuove registrazioni (apparse in precedenza in un rarissimo singolo) della Sabbath-esca "Set me free” e della tenebrosa “Wicked dream”, tre “perle nere” di enorme suggestione emotiva.
Al capitolo remake troviamo un’intensa versione di “Godzilla” dei Blue Öyster Cult e, a ulteriore testimonianza di una vocazione tutt’altro che improvvisata, il sorprendente recupero di una “The dark lord” della cult-band Sam Gopal (caratterizzata da un imberbe Lemmy in line-up) trattata con personalità e devozione.
Il programma dell’Extended Play (“Angela”, una specie di Coven meets Jefferson Airplane, “Lying on iron”, pregna di riverberi Hendrix-iani, “Black magic man”, dal tocco quasi stoner e la stregonesca “Slave of grief”) consente, infine, di catturare l’immagine di una band già molto promettente nel 2015 e oggi sicuramente impegnata in un prezioso percorso di crescita verosimilmente non ancora giunto al suo culmine.
L’attesa per il nuovo full-length è altissima …
Recensione a cura di Marco Aimasso

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