Copertina 7

Info

Anno di uscita:2017
Durata:29 min.
Etichetta:Agonia Records

Tracklist

  1. ON BLINDING LARKS
  2. COCOON
  3. AFFLICTION
  4. THE RATTLE OF BLACK TEETH
  5. THE LAZARUS CORD
  6. BRASS DOGS

Line up

  • Aort: guitars
  • Andras: guitars
  • LORDt: drums
  • Syhr: bass
  • Wacian: vocals

Voto medio utenti

Dopo la pubblicazione del bellissimo Mut, album che ha segnato il distacco definitivo da sonorità black metal, i Code tornano sul mercato discografico, sempre sotto l'egida di Agonia Records, con l'EP "Lost Signal", una sorta di esperimento che raccoglie tre pezzi presi dal disco precedente e rielaborati in chiave più "metallica", e un pezzo da ciascuno degli altri lavori del gruppo rivisti, invece, in chiave più melodica sulla scia proprio di "Mut".
Diciamo, dunque, che siamo di fronte ad una operazione destinata ai fans del gruppo inglese, una sorta di riassunto delle diverse anime musicali che compongono lo spettro espressivo dei Code e, più probabilmente, ad un buon modo di prendere tempo in attesa di pubblicare un nuovo lavoro.
Al di là delle finalità di questo EP, devo dire che l'album risulta convincente e riuscito: la classe del gruppo, l'abilità strumentale, le melodie notturne e decadenti, sono tutti elementi che emergono con evidenza così come appare evidente la capacità che i Nostri hanno di saper arrangiare i brani, anche quando questi vengono proposti in modo diverso dagli originali.
"Lost Signal" fornisce, ancora una volta, la misura della bontà del progetto Code e se è vero che influenze che vanno dal post rock al rock più classico, dagli U2 fino ai Muse, faranno certamente storcere il naso ai metallari così come ai fans della prima ora, è altrettanto vero che la nuova incarnazione del gruppo risulta essere convincente e, comunque, non completamente avulsa da quello che è stato il loro passato.
Come a dire: evoluzione nel solco della continuità.
E per fare una cosa del genere bisogna essere dei musicisti di talento, proprio come lo sono Andrews 'Aort' McIvor e compagni.
Per concludere, vi invito, se non conoscete il gruppo, a cercare i loro album precedenti e, se invece siete dei loro seguaci, ad ascoltare con attenzione un EP molto affascinante.
Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

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