Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2016
Durata:44 min.
Etichetta:Street Symphonies Records / Andromeda Dischi

Tracklist

  1. NIGHT HUNTER
  2. FORGED BY THE PAIN
  3. LIAR
  4. SELF DESTRUCTION BLUES
  5. HEARTBLAME
  6. RUN
  7. PRAYER FOR AN ANGEL
  8. DONT LEAVE ME ALONE
  9. THE BEAT OF MY HEART

Line up

  • Daniel Gazzoli: guitar, bass, synth, backing vocals
  • Leonardo F. Guillan: vocals
  • Luke Ferraresi: drums
  • Luca Zannoni: keyboards

Voto medio utenti

Rivolgersi, fin dalle intenzioni programmatiche, agli anni ottanta per un progetto di hard n’ heavy melodico non è in realtà una grande novità e non può in nessun modo essere considerato un atto “temerario”, ma sarebbe ingiusto bollare il Daniel Gazzoli Project come l’ennesimo pavido tentativo di clonaggio dei campioni del genere, esplosi proprio nel periodo aureo dei suoni raffinati, cromati ed edonistici.
E’ necessario invece porre l’accento sul notevole livello qualitativo di una band stilisticamente assai rigorosa eppure in grado di offrire agli appassionati composizioni melodicamente ben congeniate, arrangiate con gusto, equilibrate nel mescolare energia e passionalità senza scadere nella mera riproduzione o nella ricerca parossistica del numero “ad effetto”.
Gli incisivi, tempestivi e sensibili interventi chitarristici del mastermind della coalizione s’interfacciano in maniera alquanto adeguata con la voce sicura ed efficace di Leonardo F. Guillan (noto per una collaborazione con i Soul Seller), con il puntuale drumming di Luca Ferarresi (Perfect View) e con le tastiere “mirate” di Luca Zannoni e danno origine a una brillante intesa artistica, che dimostra una particolare destrezza nella gestione di quella sofisticata e tagliente miscela sonora denominata class-metal, come accade nella suggestiva title-track dell’albo e nella poderosa “The beat of my heart” (qualcosa tra Dokken, Loudness e Scorpions).
Altri momenti di spicco del lavoro sono “Don’t leave me alone”, in cui il gruppo impregna di enfasi malinconica la sua proposta espressiva e “Heartblame”, un hard vigoroso e pomposo degno del primo Bon Jovi, e abbastanza appagante appare pure il resto del programma, capace di spaziare dalla grinta di “Forged by the pain” al romanticismo vagamente Journey-iano di “Liar” con notevole disinvoltura, riuscendo a ostentare una medesima spigliatezza anche nelle divertenti atmosfere rootsy e “vagabonde” di “Self destruction blues”.
Una manciata di songs graffianti, marchiate a fuoco da prestazioni tecnico / interpretative di considerevole spessore, fa di “Night hunter” una “opera prima” molto godibile, forse non ancora completamente “pronta” per ambire a posizioni di vertice e tuttavia meritevole di grande considerazione … non resta che agevolare, con un adeguato sostegno, la prevedibile “crescita naturale” del Daniel Gazzoli Project.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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