Copertina 6,5

Info

Genere:Gothic / Dark
Anno di uscita:2016
Durata:65 min.
Etichetta:Maple Metal Records

Tracklist

  1. THE LAST KNELL (INTRO)
  2. CREEPING TIME
  3. BRAINS IN A VAT
  4. INSIDE THE GOLDEN CAGE
  5. LADY LONELINESS
  6. THE PREY
  7. DESTROY YOUR PAST
  8. THE DEMON OF FEAR
  9. A FRAGILE BALANCE (AWAKE THE BEAST - PART 1)
  10. CHAOS (AWAKE THE BEAST - PART 2)
  11. DECAPITATED ROSE
  12. WINTER'S JUDGEMENT

Line up

  • Irmin: growl/scream vocals
  • Ainwen: clean/Opera vocals
  • Insanus: lead guitars
  • Decadence: rhythm guitars
  • Hyde: piano, synth, orchestrations
  • Hephaestus: bass, fretless bass
  • Krieger: drums

Voto medio utenti

La proposta di questi giovanissimi Misteyes, a cavallo tra Therion, Nightwish e Dimmu Borgir di metà Anni Novanta (produzione inclusa), sembra un po’ troppo “nostalgica”, almeno per le mie orecchie: contrasto tra voce maschile “satanica” e voce femminile “angelica”, approccio gothic/dark, orchestrazioni in evidenza, trigger a cannone, tonnellate di tastiere come se non ci fosse un domani.

La titletrack è a suo modo il brano simbolo di questo lavoro: buon timbro della cantante Ainwen (un po’ Tarja, un po’ Anneke, un po' Simone), un “urlatore” un po’ anonimo (tale Irmin), linee vocali poco incisive, strutture prolisse, frammentarie e probabilmente troppo elaborate. Sulla stessa lunghezza d’onda si muovono tracce quali “Brains In A Vat”, “The Prey” o “Destroy Your Past”. “Lady Loneliness” smorza i toni, ma è anch’essa riuscita a metà: insipida nell’arrangiamento, cerca il riscatto (senza trovarlo) verso la fine con l’ingresso di Irmin. Dopo undici canzoni non proprio entusiasmanti (apprezzabili comunque le orchestrazioni dal carattere cinematografico di “A Fragile Balance”), faticosamente arriviamo alla conclusiva “Winter’s Judgement”, una sorpresa totalmente inaspettata: traccia lunga, sfaccettata ma equilibrata, il riassunto del meglio che questi ragazzi possono fare, un brano che lascia ben sperare per il futuro.

“Creeping Time”, nonostante suoni un po’ acerbo e soffra di una scrittura talvolta “eccessiva”, presenta alcuni tratti che dimostrano una personalità dal potenziale ancora inespresso. Voto d’incoraggiamento: 6,5.
Recensione a cura di Gabriele Marangoni

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