Copertina 5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2005
Durata:48 min.
Etichetta:Season of Mist
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. NEKRONAUT (CUNT CUNT GIMME MORE)
  2. BLACK METAL SUICIDE (CLAWS OF PERDITION)
  3. HELLCOMMANDER
  4. TERRORIST
  5. MERKET FOR HELVETE
  6. EINE KLEINE ARSCHMUZICK
  7. SATAN IS ENDLESS, SATAN IS TIMELESS
  8. PRIMITIVE DEATH
  9. GOAT WORSHIP
  10. CATAPVLTAM VRINAM PHILOSOPHIAM
  11. PRETEEN DEATHFUCK
  12. DINSADANSDJEVELDYRKAAR!!!
  13. THE DEATH OF NATTEFROST (STILL REACHING FOR HELL PART II)

Line up

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Caro Nattefrost, ti scrivo per dirti che tanto mi era piaciuto "Blood & Vomit", tanto mi ha deluso questo nuovo "Terrorist". Sei partito con il progetto di fare una specie di parodia del black metal, irriverente e scanzonata, e sei arrivato al punto da rappresentare una vera e propria parodia di te stesso. Riuscita male, peraltro.
ualsiasi cosa in quest'album sa di costruito a tavolino... diciamoci la verità: hai colto il gradimento dei fan nei confronti del tuo precedente lavoro, e hai fatto di tutto per fargli trovare un'altra volta quello che pensavi volessero. E qui hai commesso il primo errore, sottovalutando l'impatto che le ritmiche così ben congegnate di "Blood & Vomit" avevano rappresentato nei confronti dell'opera intera. Non a caso "Hellcommander", che rispetta questo proposito con quel pizzico di follia che da sempre ti contraddistingue, si candida a miglior pezzo dell'album, pur senza raggiungere le vette di una "Sluts Of Hell", tanto per intenderci.
Come ti stavo dicendo, hai riciclato un pò di tuo vecchio materiale di scarto pensando che bastasse, ma purtroppo mi duole farti notare che non è sufficiente. Devo anche tristemente constatare che hai finito gli argomenti con cui provocare la platea. Nel senso... suicidio, guerra, satana, donnine nude pronte a soddisfare qualunque tuo desiderio sono carte che hai già abbondantemente giocato. E allora hai tentato di puntare su qualcosa di più scorretto, al limite del cattivo gusto, con "Preteen Deathfuck", che non mi sento neanche di commentare.
Ah, mi è bastato sentirti pisciare e vomitare una volta sola. Non c'è bisogno di regalarcene una versione diversa ogni volta che 'produci' qualcosa di nuovo. Magari la prossima volta mettici qualcosa di innovativo, tipo Nattefrost che si fa la doccia canticchiando qualche motivetto di Burzum, oppure mentre ti fai la barba con un antico coltello vichingo, procurandoti ferite mortali al volto. Qualcosa del genere, insomma.
Vorrei spendere qualche parola anche su "The Death Of Nattefrost", ma sinceramente è un episodio talmente confuso e sconclusionato da lasciare interdetti anche al decimo ascolto consecutivo.
Spero che terrai conto delle mie critiche, e che tornerai a produrre qualcosa sì di provocatorio, ma allo stesso tempo interessante e intelligente.
Con affetto, un tuo fan deluso.
Recensione a cura di Alessandro 'Ripe' Riperi

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