Copertina 7

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2016
Durata:40 min.
Etichetta:Napalm Records

Tracklist

  1. REBIRTH BY FIRE
  2. ANIMAL
  3. FOLLOW YOU
  4. DOWN
  5. FAITHLESS
  6. CROW
  7. AIN’T COMING BACK
  8. GET OUT
  9. LIKE THE SUN
  10. SINNER
  11. GRAIN OF SOUL

Line up

  • Nick van Delft: vocals / guitar
  • Stephan Gall: guitar
  • Ruben Claro: bass
  • Janosch Rathmer: drums

Voto medio utenti

Ecco un album di hard rock bello ruspante, di quelli che lasciano il segno già dopo il primo ascolto. Gli Zodiac, gruppo teutonico con all’attivo 3 full length, un EP ed un live, giungono all’appuntamento col nuovo lavoro belli carichi e ci propongono un mix fra hard rock/blues e una buona dose di stoner pur essendo lontani anni luce dalle deserte lande americane. La loro proposta è semplice ma frizzante, energica e con la giusta dose di melodia. Ottimo il lavoro della sezione ritmica che pur senza strafare , suona compatta, precisa e potente ed ottimi i riff di chitarra belli saturi (ma non troppo) di Nick Van Delft (anche voce) e Stephan Gall che alternano mid tempo rocciosi con accelerazioni repentine che danno quel tocco in piu’ alle canzoni
Le danze sono aperte dal “Rebirth By Fire” ( esempio di hard rock energico con chorus veloce), cui seguono “Animal” dal riff particolarmente incisivo e “Follow You”, melodica e tutto sommato abbastanza easy – listening. Con la successiva “Down” il ritmo rimane tranquillo ma la canzone risulta più incisiva col suo incedere elettrico, mentre il ritmo si alza decisamente con la successiva “Faithless” ( un mid-tempo potente e forse tra i pezzi migliori dell’intero lavoro), poi con “Ain’t Coming Back” si torna ad un hard rock commerciale ma mai nel senso “dispregiativo” del termine, in quanto le melodie sono sempre interessanti e spesso ( come in questo caso) pure accompagnate da buoni chorus . Il disco ha il pregio di rimanere abbastanza vario e quindi di non stancare l’ascoltatore, prova ne sono la veloce “Like The Sun”, che ricorda i migliori Queen Of The Stone Age, e la metallica “Sinner” col suo ritmo lento e potente, chiude la titletrack ennesimo esempio di connubio fra hard rock e stoner. Un album che, se invero non resterà nella Storia del Metal, sicuramente vi farà passare 45 minuti di sano divertimento all’insegna dell’energia, consigliato l’ascolto.



Recensione a cura di Marco ’Metalfreak’ Pezza

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