Copertina 7

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2016
Durata:58 min.
Etichetta:Nuclear Blast

Tracklist

  1. HELSINKI
  2. DEATH RESONANCE
  3. THE END BEGINS BELOW THE SURFACE MY NERVES, YOUR EVERYDAY TOOL
  4. THESE ABSENT EYES
  5. RESISTING THE CURRENT
  6. WHEN SOUND COLLIDES
  7. FOREVER LOST IN VAIN
  8. SWEET DEMISE
  9. SADISTIC LULLABYE
  10. OVERCLOCKED
  11. MARTYR
  12. SOVEREIGN
  13. WHEREVER THORNS MAY GROW
  14. KILLED BY IGNITION

Line up

  • Bjorn "Speed" Strid: vocals
  • David Andersson: guitar
  • Sylvain Coudret: guitar
  • Sven Karlsson: keyboards
  • Markus Wibom: bass
  • Dirk Verbeuren: drums

Voto medio utenti

Ecco arrivare sotto il sole estivo un nuovo lavoro composto da 2 nuovi brani  e 13 tracce (inedite),  tra bonus ,  rarità e b-sides uscite sul mercato giapponese. Spesso mi sono chiesto l'utilità di prodotti come questo,  se servono effettivamente per aggiungere qualcosa di nuovo alla nutrita discografia,  o se sono abili operazioni di marketing per "tenere alta" l'attesa tra i fans.  La risposta come sempre sta nel mezzo.
Iniziando proprio dai 2 brani nuovi "Helsinki" e la title-track, la prima è un ottimo pezzo di apertura,  veloce,  dal riffing serrato e con le vocals di Bjorn in grande spolvero.   Drumming iperveloce e solos tecnici accompagnano una struttura che alterna momenti furiosi ad aperture melodiche.
La titletrack è sempre un pezzo aggressivo ma un po' più lento,  in perfetto stile Soilwork.
Dopo le nuove canzoni, troviamo 5 tracce tratte l’EP “Beyond The Infinite”, (2014) uscito solo sul mercato asiatico, che riguardava inediti provenienti dalle sessioni del penultimo cd " The Living Infinite " e da ultimo ben 8 tracce le " japanese bonus tracks" (tutte canzoni che chiudevano le edizioni sempre per l’estremo oriente degli album “Stabbing The Drama”, “Sworn To A Great Divide” e “The Panic Broadcast”).
In buona sostanza il lavoro può sicuramente interessare i die - hard fan del gruppo in cerca di lavori da collezione, per gli altri può rappresentare una occasione per avvicinarsi ad una delle migliori melodic Death Metal band svedesi, soprattutto ora che gli altri padri putativi del genere (In Flames su tutti) sono artisticamente caduti in disgrazia.
Recensione a cura di Marco ’Metalfreak’ Pezza

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