Copertina 8,5

Info

Anno di uscita:2016
Durata:46 min.
Etichetta:Pride & Joy Music

Tracklist

  1. TURN IT UP
  2. GO! (CLOSER TO HEAVEN)
  3. HIGHER THAN HIGH
  4. I’M ALL IN
  5. HERE WHERE I BELONG
  6. I LOVE CRAZY
  7. ALL FOR YOU
  8. T’NIGHT
  9. HUMAN CONTACT
  10. NOT THAT LONELY
  11. HARD ROCK PARADISE

Line up

  • Giacomo Gigantelli: vocals
  • Roberto Priori: guitars
  • Matteo Minghetti: bass
  • Paolo Palmieri: drums
  • Michele Luppi: guest on keyboards
  • Pier Mazzini: guest on keyboards
  • Roberto Galli: guest on bass

Voto medio utenti

Sono legato ai Danger Zone da un rapporto “affettivo” di lunga data, ma vi assicuro che nelle parole che state per leggere non c’è la benché minima ombra di una nostalgica “benevolenza”.
Closer to heaven” è semplicemente uno scintillante gioiello di hard-rock di classe e in questa valutazione non influisce né il fatto che sono italiani e né che sono in giro già da “qualche” tempo, senza riuscire ad ottenere il giusto riconoscimento.
La verità è che il gruppo detiene un suono monumentale, possiede un innato gusto melodico e sa gestire in maniera entusiasmante il contrasto tra passionalità e nerbo, esibendo una qualità nel songwriting personale ed eclettica, sebbene radicata entro i confini stilistici di un settore assai rigoroso.
Dokken, Hurricane, Winger, Heaven’s Edge e Kiss sono i suoi modelli fondamentali ed è obiettivamente molto arduo trovare qualcuno che sia in grado di celebrarne le gesta in un modo migliore, con i nostri che si dimostrano padroni assoluti della “materia” e appaiono alimentati da un’ispirazione talmente vivida da collocarli tra le priorità dell’anno, incuranti dell’eventuale blasone dei concorrenti.
Un risultato costruito sul talento e sull’esperienza, che certifica le effigi artistiche di Giacomo Gigantelli e Roberto Priori tra le grandi protagoniste della “scena”: il primo, con la sua voce granulosa e stentorea, è perfetto nel pilotare con affabilità e vigore macho composizioni sempre coinvolgenti, mentre il secondo, abilissimo nel fraseggio cromato e nella tessitura armonica, conquista i sensi alla maniera dei vari Lynch, Beach e Kulick evitando di scadere nella retorica di tanti dei loro emuli.
Ricordando, inoltre, che a Priori (e a Jody Grey) si deve anche l’efficace produzione dell’albo, è poi necessario elogiare sia una precisa sezione ritmica, gestita da Matteo Minghetti e Paolo Palmieri, e sia il pregevole lavoro svolto alle tastiere dagli ospiti Michele Luppi e Pier Mazzini, due “celebrità” perfettamente funzionali a un contesto musicale pienamente focalizzato e definito.
Arrivati alla disamina specifica del programma, diciamo subito che è praticamente impossibile effettuare delle selezioni di merito.
Attraverso una sontuosa fusione di melodia (forse leggermente più presente che in passato) e grinta, i quarantasei minuti di durata dell’opera offrono una pressoché incessante sollecitazione sensoriale, in un viaggio verso l’empireo del genere che inizia con l’ariosa “Turn it up” e termina solo quando le sublimi note della Journey-anaHard rock paradise” vi costringeranno all’ennesima pressione del tasto play.
Le altre tappe fondamentali del gratificante cammino si chiamano “Go! (Closer to heaven)”, una “ruffianeria” di eccellente fattura, “Higher than high” e “I’m all in”, enormi per incisività melodica, “Here where I belong”, una gemma di vigoroso e suggestivo sentimento e poi ancora “I love crazy”, “All for you”, “T’night”, “Human contact” e “Not that lonely”, una manciata di fulgidi esempi di class-metal alla “bolognese”.
Un bellissimo disco che non dovete proprio far mancare alla vostra preziosa collezione … molto vicino al Paradiso, davvero molto vicino …
Recensione a cura di Marco Aimasso
Danger Zone

concordo, i Danger Zone sono probabilmente il miglior gruppo di AOR che abbiamo ... prima con gli Spitfire e poi con i Danger Zone, nonchè coi vari progetti paralleli di tribute band dei KISS, Gigantelli si è dimostrato una "vecchia volpe" del panorama metal italiano

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