Copertina 7

Info

Anno di uscita:2016
Durata:50 min.
Etichetta:Underground Symphony

Tracklist

  1. ON THE WINGS OF FREEDOM
  2. RUNNING MAN
  3. BLIND FAITH
  4. DEATH ITSELF
  5. EVERY TIME
  6. HATE IS ALL YOU LEFT FOR ME
  7. EMPTINESS
  8. SHADOW FALLS
  9. EMPTINESS (RADIO EDIT)

Line up

  • Anna Ganina: vocals
  • Pavel Korotaev: guitars
  • Maxim Spiridonov: guitars
  • Katya Gritskova: bass
  • Stanislav Lint: drums

Voto medio utenti

Una calda sera estiva, dopo un concerto, io e i miei compagni di gruppo decidemmo prima di tornare a casa di fermarci in uno di quei chioschi che vendono panini a tarda notte. Avevo voglia di qualcosa di dolce, così chiesi alla proprietaria dell'attività una piadina con la Nutella. Mi chiese se volevo altro e non colse la mia ironia quando risposi: "Se vuole aggiungere due fette di mozzarella...". Fatto sta che la mozzarella ce la mise ma me ne accorsi solo quando diedi il primo morso. Dopo l'imbarazzo iniziale dovetti constatare che l'abbinamento, oggettivamente azzardato, non era poi così male...

Ho voluto introdurre con questa piccola nota autobiografica l'esordio degli Emphasis, band dedita a un progressive/power metal fatto di elettronica, tentazioni sinfoniche, melodie di memoria Nightwish/Therion e break strumentali molto elaborati che tanto mi hanno ricordato "l'abbinamento azzardato" di cui sopra.

Siamo al cospetto di otto tracce (la nona è un radio edit) virtualmente interessanti che mettono insieme sonorità tra loro distanti ma non per questo totalmente prive di fascino. Si inizia con "On The Wings Of Freedom", un brano che presenta al suo interno tutti gli ingredienti premessi, cui segue "Running Man", dalle tinte etniche e cinematografiche. In "Blind Faith" sono le atmosfere apocalittiche e l'elettronica più pronunciata a farsi notare, così come il corposo stacco strumentale. La cadenzata "Death Itself", epica ma dalla melodia non azzeccatissima, prelude a "Every Time", lento più tradizionale senza infamia né lode caratterizzato dalla presenza del sax. "Hate Is All You Left For Me" si può considerare un altro lento più marcatamente sinfonico, con alcune concessioni neoclassiche, che sfocia nel singolo "Emptiness": attacco modern metal, cantato non originalissimo ma un buon equilibrio elettronico/sinfonico/progressivo. Chiude la buona "Shadow Falls" che brilla per le sonorità quasi vintage (introduzione ambient, Hammond in primo piano e solo di synth wakemaniano).

Forse il sound di "Revival" è ancora un po' grezzo (soprattutto per quanto riguarda le linee vocali, derivative e non proprio immediate o orecchiabili) ma il potenziale secondo me c'è. Aggiungo mezzo punto per il coraggio e per la volontà di proporre qualcosa di diverso.
Recensione a cura di Gabriele Marangoni

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