Copertina 7

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2016
Durata:39 min.
Etichetta:Indipendente

Tracklist

  1. ANGER
  2. JUST BE
  3. N-N DIMETHYLTRYPTAMINE
  4. HUMAN
  5. TAXIARCH
  6. GREED
  7. GNOSIS
  8. TERRORIST
  9. STREAM OF CONSCIOUSNESS
  10. RIGHT & WRONG

Line up

  • Bob: drums
  • Claudio: guitars (lead)
  • Pato: guitars (rhythm)
  • Cosimo: bass
  • Matteo Martelli: vocals

Voto medio utenti

Gli emiliani Psycho Scream finalmente arrivano al loro full length di debutto “Gnosis” dopo anni di gavetta sottobosco e sono cazzi amari. “Gnosis” è un pugno sui denti, è un ritorno alle sonorità anni ’90 quando il Death Metal da genere di nicchia cominciava a mostrare i muscoli perlomeno a livello americano ed europeo. In Italia, a causa dello scarso sostegno delle case discografiche, è rimasto sostanzialmente underground ed è solo grazie a band quali Bulldozer, Extrema, Necrodeath, Sadist e Detestor che è riuscito ad arrivare sino ai giorni nostri, giorni che vedono per fortuna lo sbocciare di nuove realta’ ( che poi nuove non sono , gli Psycho Scream sono nati nel 2009 ) che tengono viva la furia degli inizi.
Questo album è composto da 10 brani feroci, violenti , veloci nei quali il trademark sono i growl di Matteo, grande interprete di liriche che vanno dal sociale (“Terrorist” ) alla condizione umana (“Human” titolo di Deathiana memoria) o "Anger". La sua è una voce rabbiosa ma sempre intellegibile e non ha nulla da invidiare a screamers piu’ famosi
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La band, composta da Matteo alla voce, Claudio e Pato alle chitarre, Cosimo al basso e Bob alla batteria, è coesa, dimostra di avere una buona padronanza degli strumenti e discrete capacità compositive; certo il genere proposto non è molto originale ma la commistione fra Death e Thrash alla lunga rende il lavoro assolutamente appetibile e non legnoso anche perché il riffama delle chitarre è veloce, la sezione ritmica precisa e martellante con numerosi rallentamenti ed accelerazioni, gli assoli forse potevano essere maggiormente curati, sono un po’ scolastici, ma a meno che non si tratti di Death tecnico, davvero questo rappresenta un problema? Un punto a sfavore invece va alla produzione che praticamente ha consentito che molti pezzi finiscano cosi all'improvviso, troncati, senza un vero finale. Una maggior cura era necessaria . I pezzi migliori a mio parere sono "Greed", veloce e potente con uno stop micidiale nel refrain, la lunghissima "Taxiarch", piena di cambi di tempo, "Human" che parte velocissima per poi sfociare in ritmi più rallentati, fino all’improvviso e inaspettato finale, acustico, lento e lo strumentale "Stream Of Consciousness".
Siamo in presenza di una vera vera forza della natura, questi Psycho Scream ambiscono a diventare i nuovi Death ( seppur su livelli tecnici non paragonabili ) o i nuovi Obituary nostrani ... gliela diamo una mano?
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Recensione a cura di Marco ’Metalfreak’ Pezza

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