I Wo Fat di Dallas, Texas, sono da anni tra i più convincenti alfieri del moderno groove-rock psichedelico, quello fatto di lunghi brani free-form, ritmiche dinamiche ed assoli debordanti. Il nuovo album prosegue il discorso dei precedenti, senza nulla togliere né aggiungere. Percorsi estesi e flessibili, con forti connotazioni bluesy e vagonate di fuzz-guitar, come le apodittiche “There’s something sinister in the wind” e “Of smoke and fog”, dieci minuti ciascuna, ed improvvise aperture cosmico-oniriche, vedi “Three minutes to midnight”.
Il vero protagonista rimane Kent Stump, sia per il suo chitarrismo avvolgente e saturante che per la voce profonda da redneck incallito. Anche le tematiche dei brani confermano l’interesse per il mistero, l’inspiegabile, evitando comunque di scivolare nell’occulto più becero.
Una piccola formazione che dimostra la capacità di essere personale e feconda, senza necessità di proporre materiale astruso ed inascoltabile.

Molto bravi.