Hades Almighty - Той, хто говорить з імлою (One Who Talks with the Fog) / Pyre Era, Black!

Copertina SV

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2016
Durata:37 min.
Etichetta:Dark Essence Records

Tracklist

  1. DRUDKH - ЗОЛОТИЙ КІНЬ (GOLDEN HORSE)
  2. DRUDKH - ВОГНЯНИЙ ЗМІЙ (FIERY SERPENT)
  3. HADES ALMIGHTY - PYRE ERA, BLACK!
  4. HADES ALMIGHTY - FUNERAL STORM
  5. HADES ALMIGHTY - BOUND

Line up

  • Drudkh:
  • Roman Saenko: guitars, bass
  • Thurios: vocals, keyboards
  • Krechet: bass, keyboards
  • Vlad: drums
  • Hades Almighty:
  • Remi Andersen: drums, percussion, vocals
  • Jørn Inge Tunsberg: guitars, keyboards
  • Ask Ty: vocals

Voto medio utenti

Gli ucraini Drudkh, tra le punte di diamante della scena mondiale pagan black metal, scelgono la via dello split album, questa volta in collaborazione con i leggendari Hades Almighty, per rilasciare due nuove composizioni, "Golden Horse" e "Fiery Serpent", le cui liriche sono state tratte dal poeta Volodymyr Svidzins'kyi e il cui spirito è fortemente legato all'ultimo lavoro in studio di Roman Sayenko e compagni.
Gli Hades Almighty, che per chi non lo sapesse sono tra i fondatori del viking black metal con i fondamentali "...Again Shall Be" del 1994 e "The Dawn Of The Dying Sun" del 1997, rilasciati quando il gruppo ancora si chiamava "solo" Hades, partecipano a questo dischetto con i tre brani che componevano l'EP "Pyre Era, Black!" uscito lo scorso anno per la Dark Essence Records che si occupa di questa operazione...
Per quanto scritto fin'ora è evidente che siamo al cospetto di un'opera destinata ai fan dei due gruppi, soprattutto dei Drudkh visto che i brani dei norvegesi sono già editi, ed agli appassionati di collezionismo: difficile trovare un'altra categoria alla quale possa interessare questo "Той, хто говорить з імлою (One Who Talks with the Fog) / Pyre Era, Black!".
Chiaramente, vista la caratura dei gruppi coinvolti, va sottolineato che la qualità dello split è molto elevata.
I due brani dei Drudkh sono quanto di meglio si possa ascoltare in chiave pagan/black metal: violenza, poesia, epicità, sono fuse in maniera mirabile all'interno di un songwriting sostanzialmente perfetto in grado di mettere i brividi lungo la schiena per le emozioni che è in grado di suscitare.
L'EP degli Hades Almighty non è da meno: anche in questo caso l'epicità è assoluta protagonista ed i brani, possenti, ritmati, gelidi ed in pieno Bathory style, avanzano spietati e gonfi di pura essenza vichinga come pochi, oggigiorno, sono ancora in grado di fare sebbene i vertici che il terzetto di Bergen ha toccato agli esordi restano picchi irraggiungibili.
Chiudo dicendo che se non conoscete gli artisti coinvolti in questo album, oltre che vergognarvi, dovreste procurarvi i loro CD, in tutti gli altri casi, invece, un pensiero al suo acquisto io lo dedicherei.
Lascio volutamente l'opera senza voto perchè trovo sia più giusto chiudere gli occhi e viaggiare sul soffio gelido del black metal di classe.
Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

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