Copertina 7

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2016
Durata:46 min.
Etichetta:Mighty Music

Tracklist

  1. AMONG THE ASHES
  2. THE BEAST WITHIN
  3. HE WHO CAME TO DEFILE THE WORLD
  4. CROWN COLLECTOR
  5. FROM THE VOID TO THE THRONE
  6. BACKSTAB
  7. THE RITUAL: SOIL OF THE CRAWLING CHAOS
  8. COLLAPSE
  9. BEYOND THE GATES OF MADNESS
  10. THE MAZE

Line up

  • Pierre "Peyo" Borali: bass
  • Yohan Frit: drums
  • Augustin Raupp: guitars
  • Pat "Billy" Berbié: guitars
  • Nicolas "Aniki" Gandolphe: vocals

Voto medio utenti

I transalpini di Tolosa Blood Ages giungono dopo quattro anni dal loro debutto “At the Height of the Storm” al loro secondo album “Godless Sandborn”. La musica proposta dal combo francese è un death metal variegato contenente pezzi con sonorità orientaleggianti e altri con parti deathcore. Le novità introdotte nel genere però non sono tali da conferire al disco particolare originalità. Si tratta perlopiù di parti introduttive e solo nell’onirico brano “Backstab” quel sound orientaleggiante pervade l’intera composizione risultando determinante all’indubbio alto valore del pezzo stesso. La sezione ritmica è solida, precisa e puntuale, i due chitarristi macinano riff su riff e il cantante si trova molto a suo agio sulla musica con il suo stile growl preponderante, affrontando senza paura parti orientaleggianti in clean vocals con impostazione religiosa. Tra i brani spiccano, oltre al già citato “Backstab”, “He Who Came To Defile The World”, “The Beast Within” e “The Maze”. Chi tra voi è più deathcore oriented preferirà a questi ultimi due probabilmente “The Ritual Soil Of The Crawling Chaos”.
Un onesto album di death metal ben eseguito e ben realizzato dal punto di vista sonoro, ma nello stesso tempo un disco che non fa gridare al miracolo; senza particolari problemi o punti di debolezza, ma nello stesso tempo senza situazioni o trovate originali eccetto che per il brano “Backstab” come già affermato. Se siete amanti del genere musicale proposto acquistate senza remore il disco in esame, c’è pane per i vostri denti! Se invece cercate più novità e originalità nelle composizioni date un ascolto al disco e poi decidete se acquistare o andare alla ricerca di altre proposte.
Recensione a cura di Enrico Mazziotta

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