I
Wrong vengono da Miami e suonano una convintissima, e altrettanto convincente, miscela di hardcore, grunge, stoner e noise rock, in una formula che potremmo definire alternativa ma che ha le proprie radici nel suono degli anni ’90, dai quali i nostri pescano a piene mani.
Sarebbe difficile indicarne la provenienza, potrebbe spaziare da Seattle a Boston, oppure da Orange County a New Orleans, ma mai si direbbe che vengano da Miami.
Sound moderno, fatto di stop’n’go e riff grassi e distorti, melodie veloci e cantato urlato, in una miscela di suoni abrasivi, ruvidi, che in pezzi come “
Turn In” e “
Read…Erase” diventa selvaggio rock’n’roll.
In generale il suono è denso, corposo, caldo, anche nei momenti meno caotici si può sentire un basso che ribolle, come in “
Stasis”. In altri episodi, come “
Fake Brain” ad esempio, i
Wrong diventano acidi, lisergici, allucinati.
In generale la proposta dei
Wrong è davvero buona, anche tenuto conto della esigua durata dei brani e del disco in generale, elementi che contribuiscono a non appesantire troppo l’ascolto.
Pur non inventando nulla la band ci dà una lezione sul concetto di suonare musica con passione e convinzione, sul rielaborare vecchi stilemi e fonderli in un amalgama che produce musica variegata anche se non originale tout court. Bravi.
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