Copertina SV

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2016
Durata:19 min.
Etichetta:Underground Symphony

Tracklist

  1. I WANNA BE A METALHEAD
  2. LUCIFER’S HAMMER (WARLORD COVER)
  3. SEA SIRENS VOICES (HOLLYWOOD VERSION)
  4. FREE (HEAVY LOAD COVER)

Line up

  • Roberto Quassolo: vocals
  • Daniele Mandelli: guitars
  • Alessandro Battini: keyboards
  • Luca Capelli: drums
  • Paolo Veluti: bass

Voto medio utenti

Ridendo e scherzando sono passati ormai sei anni da quando i Dark Horizon hanno dato alle stampe il loro ultimo (e terzo della serie) album, l'ottimo "Angel Secret Masquerade". Una lunga pausa che è destinata a chiudersi nel breve, dato che i nostri sono già alle prese con le registrazioni del suo successore, che dovrebbe intitolarsi "Aenigma".
Per ingannare l'attesa ecco, sempre con il supporto della Underground Symphony, sopraggiungere "Metalhead", un EP, in edizione limitata a sole 300 copie, che dovrebbe servire ad ingannare l'attesa ma che allo stesso tempo ci ricorda come i Dark Horizon abbiano dalla loro un'eleganza compositiva ed esecutiva marcata e invidiabile, alla quale contribuisce non poco la voce di Roberto Quassolo, uno dei più talentuosi e personali interpreti che ha saputo esprimere la scena Hard & Heavy nazionale. E lo dimostra anche "I Wanna Be A Metalhead", un inedito che ha ottenuto consensi nelle date ha hanno tenuto recentemente in Germania, con il suo approccio powereggiante e cori dall'evidente imprinting teutonico che vengono ricodificati in ottica Dark Horizon. La seguente "Lucifer’s Hammer" è - ovviamente - la reinterpretazione di uno dei più bei pezzi dei Warlord, che, come peraltro quella di "Free" (già inclusa su "Tales of the Northern Swords, a Tribute to Heavy Load"), lascia chiaramente intravedere il tocco della formazione piacentina, che da poco vede tra le proprie fila un nuovo innesto, il bassista Paolo Veluti, ad affiancarsi al già citato Quassolo, al chitarrista Daniele Mandelli, al tastierista Alessandro Battini e al batterista Luca Capelli. Tra le due cover trova posto "Sea Sirens Voices", in una forma alternativa, qui definita Hollywood Version, rispetto a quella che ritroveremo su "Aenigma", una ballad largamente acustica e melodica con ampio spazio concesso a una delicata, ma allo stesso tempo incalzante, sezione d'archi.

Per scoprire quella che potrebbe essere un'altra anima di "Sea Sirens Voices", tocca aspettare ancora un po’ … speriamo non troppo!

I was born to review
Hear me while I write... none shall hear a lie
Report and interview are taken by the will
By divine right hail and write
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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