Copertina 7

Info

Anno di uscita:2005
Durata:55 min.
Etichetta:SPV
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. OSTRAGOTHS
  2. OSCILLATOR
  3. I AM
  4. CHANGE YOUR WAY
  5. PSYCHO
  6. IMAGES
  7. DEMI GOD
  8. REACSHON
  9. TURN BACK
  10. DON'T CALL ME
  11. TOUCH ME
  12. ONE YOU WANT

Line up

  • Jack: vocals
  • Madysn: synths
  • Phoenix: synths
  • Scott: guitars
  • Grayson: guitars
  • Kramm: bass
  • BJ: drums

Voto medio utenti

Gli australiani Subsonic Symphonee sono un gruppo davvero curioso, con ben sette musicisti in line-up: Jack alla voce, Madysn e Phoenix alle tastiere, Scott e Grayson alle chitarre, Kramm al basso e BJ dietro le pelli! Stando a quel poco che ho potuto raccogliere su Internet, i SSS sono parecchio famosi in patria (dove inaugurano un nuovo tour ogni tre o quattro mesi) e si stanno preparando ad esplodere anche qui in Europa, fieri di provenire da una terra che in campo elettronico è sempre riuscita a dire prepotentemente la sua. E lo fanno sfruttando al meglio l'abbondanza di strumenti della formazione per creare quello che loro stessi amano chiamare "un muro di suono". Un impatto violento con riff pesanti e pieni di groove, con un'elettronica danzereccia, con numerosi samples che vanno a tappare i (pochi) buchi lasciati liberi dalle percussioni e dall'onnipresente voce. Una musica che seppure fortemente orientata all'elettronica spiccia, non sembra essere composta con l'intento di finire in pista in qualche dance club, e questo è già positivo! I primi pezzi sono davvero intriganti; la formula dei Subsonic Symphonee sembra funzionare alla grande quando la testolina inizia ad assimilare le facili melodie e a muoversi a tempo di musica. Più avanti, però, qualcosa si rompe... la ripetizione degli stessi stili alimenta un pò di insofferenza, già provocata dal fatto di essere una musica pulsante e continuamente martellante. Forse i sessanta minuti di durata sono stati una scelta un pò pretenziosa, ma devo ammettere che per il resto "Extreme Evolution" si è fatto apprezzare per la capacità di risultare fresco ma allo stesso tempo non banale. Forse questa è musica che rende meglio sotto al palco che in uno stereo, e per questo motivo non sono neanche sicuro di consigliarne l'acquisto incondizionato. Ma questi australiani hanno dimostrato di avere talento e capacità, meritano comunque di farsi conoscere anche nel Vecchio Continente!
Recensione a cura di Alessandro 'Ripe' Riperi

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